Lavoratori in nero pagati in contanti in uno studio odontoiatrico: il caso ad Avola

Lavoratori in nero pagati in contanti in uno studio odontoiatrico: il caso ad Avola

AVOLA – Durante dei controlli volti a contrastare il lavoro nero, i finanzieri del comando provinciale di Siracusa hanno individuato due lavoratori irregolari in uno studio odontoiatrico ad Avola.

La compagnia di Noto ha condotto l’operazione, guidata dal Capitano Mariagrazia Ponziano, nell’ambito di un più ampio dispositivo di controllo economico del territorio ordinato dal Colonnello Lucio Vaccaro, comandante provinciale di Siracusa.

Cosa è successo ad Avola

Il primo dipendente, assunto in nero, lavorava nello studio dal 2020 per un totale di 251 giorni. Le autorità hanno considerato il secondo dipendente irregolare perché il datore di lavoro ha inviato le comunicazioni di inizio del rapporto di lavoro al Centro per l’impiego dopo l’effettivo inizio dell’occupazione, oltre i termini stabiliti dalla legge.



Durante l’ispezione sono emerse anche irregolarità riguardanti il pagamento dei salari, poiché il titolare dello studio odontoiatrico pagava i dipendenti in contanti, violando le disposizioni della legge di bilancio del 2018 e precludendo così la tracciabilità degli stipendi per gli anni 2020-2023.

Come conseguenza delle violazioni riscontrate, il giudice ha inflitto al datore di lavoro una sanzione amministrativa di 225.667,10 euro.

Questa operazione dimostra il ruolo strategico della Guardia di Finanza nel contrasto del lavoro sommerso, nell’ambito di un’azione più ampia di vigilanza e prevenzione della polizia economica e finanziaria.