NICOLOSI – Staffetta blu sull’Etna, con circa cento persone fra adulti e adolescenti, accomunati dal disturbo autistico, ovviamente in compagnia dei rispettivi accompagnatori.
Percorreranno il sentiero che parte dal Monte Grosso fino al Monte Gemmellaro, percorso facente parte del confine fra i comuni di Nicolosi e Belpasso.
Il percorso fra l’altro è uno dei più amati dagli escursionisti e dagli appassionati dell’Etna e della montagna in generale, andando spesso anche sul vicino Monte Concilio e al Cratere 1886 (proprio nel 1886 ci fu la colata lavica che diede origine ai due monti in questione).
Il percorso geologico e didattico
I partecipanti effettuano il percorso geologico e didattico, percorrendo ed analizzando proprio tutte le eruzioni e colate laviche accadute dal XIX secolo in poi, quella del 1886 in primis, analizzando non soltanto gli aspetti geologici, ma anche quelli naturalistici come hornitos, piroclastici, canali di scorrimento e rocce di origine vulcanica e molto altro.
Principale obiettivo dell’iniziativa è “mettere a fuoco” per le istituzioni il tema dei disturbi legati all’autismo, in netta crescita
Cos’è “Staffetta blu”
“Staffetta blu” rappresenta una manifestazione di livello nazionale, arrivata alla seconda edizione e durante giugno coinvolgerà tutte le venti regioni italiane, con un numero di circa 2mila persone partecipanti.
L’edizione del 2023 è incominciata dal Molise e ora giunge in Sicilia. Obiettivo della manifestazione è creare sensibilizzazione e aggregazione al tempo stesso.
L’associazione organizzatrice è l’Angsa (acronimo di Associazione nazionale genitori persone con autismo), radicato in tutte le venti regioni.
In quest’iniziativa etnea sono presenti le realtà di Catania, Messina e Siracusa.