PALERMO – Due uomini sono stati assolti dalla seconda sezione del Tribunale di Palermo dall’accusa di violenza sessuale su una bambina – all’epoca dei fatti – di dieci anni. Ad essere sotto processo il fratellastro della ragazzina e un amico di famiglia, che secondo la Procura, avrebbero abusato della piccola.
I dettagli del caso
I due uomini si sono sempre dichiarati innocenti e sono stati difesi dagli avvocati Luciano Maria Sarpi e Francesco Paolo Martorana. Il racconto della bimba è stato smentito in quanto, è stato dimostrato che non c’era nulla di vero. I legali hanno dimostrato che uno dei due accusati, nel periodo della presunta violenza, si era trasferito in Liguria, quindi era impossibile che l’avesse seguita e costretta a salire nell’auto in cui si sarebbe consumato l’abuso.
Anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione che è arrivata dopo 16 anni. La vittima avrebbe accusato negli anni anche altre persone che sono state condannate.
Violenza sessuale su una 16enne nell’Agrigentino
Episodio simile nell’Agrigentino dove ha avuto luogo la prima udienza preliminare al Tribunale di Agrigento a carico di A.L., un 41enne di Favara, accusato di lesioni aggravate ai danni della moglie e della figlia acquisita, nonché di violenza sessuale su una minorenne amica di quest’ultima. Il sostituto procuratore Elenia Manno, dopo la chiusura delle indagini, ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’uomo. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Salvatore Cusumano, ha invece chiesto l’ammissione al rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Nessuna delle persone offese individuate dalla procura di Agrigento ha deciso di costituirsi parte civile nel processo. Il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 11 settembre per la requisitoria del pubblico ministero.
L’uomo è accusato di violenza sessuale nei confronti di una 16enne, amica della figlia della coniuge. L’inchiesta si concentra su due episodi avvenuti la stessa sera. Il primo sarebbe avvenuto in auto, quando l’uomo avrebbe tentato di baciare e palpeggiare la ragazza, afferrandola per il collo. Il secondo, poco più tardi, sarebbe avvenuto in un ristorante del quartiere di Villaggio Mosè, dove l’uomo avrebbe avanzato anche delle proposte a pagamento. In questo caso, si sarebbe chiuso all’interno di uno sgabuzzino adiacente all’ingresso principale del ristorante per tentare un secondo approccio sessuale con la ragazza. Fortunatamente, un cameriere si sarebbe accorto della scena e avrebbe invitato l’uomo a rientrare nel locale.
Foto di repertorio