CATANIA – È in aumento il numero di studenti universitari che, dopo aver intrapreso il proprio percorso di studi, si rendono conto di non aver fatto la scelta giusta. Dubbi, perplessità e sempre meno forza di volontà assalgono il giovane che a un certo punto si trova davanti a un bivio: trovare il coraggio di invertire la rotta per dirigersi verso la giusta meta oppure restare fermo nella condizione attuale, con il rischio di perseguire traguardi che non si sentono propri.
Se alcuni non esiterebbero nemmeno un secondo a scegliere la prima opzione, ad altri non viene così naturale. Sono sempre di più, infatti, gli studenti che per un motivo o per un altro non intendono rimettersi in discussione e, pur di non farlo, sono disposti a continuare, imperterriti, a percorrere un sentiero che probabilmente non gli appartiene fino in fondo.
Paura del cambiamento, timore di deludere le aspettative, di non essere all’altezza o magari di perdere le proprie certezze, che a lungo andare invece si sono rivelate tutt’altro che solide. Spesso è per queste ragioni che gli universitari che si sentono “fuori posto” sono indotti a essere ostili a tale passaggio che, seppur paragonabile a un salto nel vuoto, per molti può rivelarsi una vera e propria àncora di salvezza.
La parola alla psicologa La Rosa
Per comprendere meglio gli effetti psicologici a cui si può andare incontro a seguito di una decisione sbagliata nell’ambito universitario, è intervenuta ai microfoni di NewSicilia la dottoressa catanese Valentina La Rosa. Analizziamo il fenomeno nel dettaglio, per comprenderne a fondo le cause e individuarne le possibili situazioni.
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In che modo una scelta sbagliata della facoltà universitaria può condizionare la vita di uno studente?
“Una scelta sbagliata della facoltà universitaria può condizionare la vita di uno studente in diversi modi, sia a livello personale che professionale. Innanzitutto, uno studente che sceglie una facoltà che non corrisponde ai suoi interessi o alle sue passioni, si sentirà molto probabilmente insoddisfatto e demotivato nel corso dei suoi studi, con un inevitabile impatto sul benessere emotivo e psicologico.
La mancanza di interesse e motivazione può anche condurre a un rendimento accademico inferiore rispetto alle aspettative dello studente e alle sue reali capacità. Ciò può aumentare il rischio di abbandono universitario e di perdita di opportunità future, oltre che compromettere l’autostima e il senso di efficacia dello studente.
Una scelta sbagliata della facoltà universitaria può inoltre limitare le opzioni di carriera dello studente, soprattutto in caso di discipline molto specifiche. Prepararsi a una professione che non corrisponde alle proprie inclinazioni personali potrebbe compromettere la futura carriera professionale o comunque associarsi a stress e insoddisfazione legati allo svolgere un lavoro che non piace e che non appassiona.
È infine importante evidenziare come anche la capacità di vivere in maniera soddisfacente l’esperienza universitaria così come le relazioni con i colleghi e i docenti possano essere influenzati dalla scelta della facoltà. Se uno studente non si sente a suo agio nel percorso di studi che ha scelto, ciò influirà inevitabilmente anche sulle sue relazioni sociali e sulla sua rete di contatti“.
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A seguito di questo “intoppo”, quali sono le conseguenze più comuni da un punto di vista psicologico?
“Le conseguenze psicologiche del rendersi conto di aver ‘sbagliato’ la scelta della facoltà universitaria possono variare da persona a persona e dipendono da diversi fattori, tra cui la personalità dello studente, le sue aspettative e le sue esperienze di vita.
In primo luogo, uno studente che si rende conto di aver scelto la facoltà sbagliata potrebbe sentirsi insoddisfatto e demotivato. Ciò potrebbe tradursi in una mancanza di interesse per gli studi e in una ridotta partecipazione alla vita universitaria.
La pressione di dover affrontare una facoltà che non si adatta alle proprie capacità o aspettative può anche produrre stress e ansia. Lo studente potrebbe sentirsi sopraffatto dal carico di lavoro o preoccupato per il futuro, oppure potrebbe avvertire la pressione familiare e sociale di doversi laureare e di ottenere sempre voti alti come dimostrazione del proprio valore.
Le conseguenze di tali pressioni sono bassa autostima e senso di inadeguatezza, con un conseguente senso di fallimento e un’incapacità a riconoscere il proprio reale valore che viene invece totalmente associato al successo accademico.
La sensazione di essere intrappolati in una situazione difficile o di non avere controllo sulla propria vita può portare, nei casi più gravi, a un senso di disperazione e tristezza che potrebbe sfociare in veri e propri sintomi depressivi. Queste situazioni vanno intercettate in maniera rapida perché potrebbero avere esiti tragici, come ci ricordano i recenti fatti di cronaca che raccontano di sempre più frequenti suicidi tra gli studenti universitari.
Infine, una scelta sbagliata della facoltà universitaria potrebbe influenzare la capacità dello studente di prendere decisioni future riguardo alla propria carriera e alla vita in generale. Ciò potrebbe portare a una maggiore incertezza e indecisione“.
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Cosa consiglierebbe di fare a coloro che temono più degli altri questo cambiamento e non sono del tutto convinti di intraprendere un nuovo percorso universitario, pur sapendo che quella che hanno scelto non è la loro strada?
“Per coloro che temono di intraprendere un nuovo percorso universitario e non sono del tutto convinti di cambiare facoltà, non c’è una risposta che vada bene per tutti, poiché ogni situazione è unica e ogni persona ha una sua storia che lo influenza nelle sue scelte e nel modo di affrontare le difficoltà della vita.
Tuttavia, possiamo individuare alcuni consigli utili per gli studenti che si trovano in questa particolare situazione: innanzitutto, è importante parlare con un professionista, come uno psicologo, per discutere delle proprie preoccupazioni e dei propri dubbi, soprattutto quando la consapevolezza di non aver scelto una facoltà universitaria in linea con le proprie passioni e capacità determina conseguenze importanti anche a livello psicologico come stress, ansia, depressione e isolamento sociale.
Può essere utile anche parlare con altre persone che hanno affrontato una situazione simile. In questo senso, chiedere un consiglio ad amici o conoscenti che hanno cambiato corso di studi può aiutare ad avere una prospettiva diversa su come affrontare la situazione nel migliore dei modi.
Se non si è sicuri di quale facoltà scegliere, può essere utile partecipare alle giornate di orientamento organizzate dalle università ma anche cercare opportunità di stage, lavoro o volontariato in un settore che interessa per acquisire conoscenze e competenze e per capire meglio se quella è la strada giusta da intraprendere per il proprio futuro.
Infine, non bisogna avere paura di sbagliare né tantomeno di cambiare strada quando ci si rende conto che non è quella in linea con i nostri desideri e aspirazioni. L’errore infatti non è un fallimento ma un’opportunità di crescita e, come ricorda la citazione di un celebre film, a volte il treno sbagliato può portarci alla stazione giusta“.
Foto di repertorio