MESSINA – Scoperte due discariche a cielo aperto nel Messinese. Negli ultimi giorni, infatti, i carabinieri della Stazione di Cesarò hanno denunciato un allevatore di 57 anni e un uomo di 36 anni per reati ambientali. Le autorità hanno ritenuto entrambi i soggetti responsabili di deposito incontrollato di rifiuti speciali e non autorizzato.
Due discariche a cielo aperto nel Messinese
Durante le attività di controllo, i militari hanno scoperto due discariche abusive a cielo aperto nella zona di San Teodoro. Le aree contenevano materiali di risulta edilizia, rottami di ferro arrugginiti, vecchi elettrodomestici, cartellonistica stradale in disuso e parti meccaniche di veicoli con sversamento di oli e liquidi sul terreno, insieme ad altri materiali.
Sequestrate le aree di proprietà dei soggetti
Le forze dell’ordine hanno identificato i responsabili delle discariche abusive, rispettivamente il 57enne e il 36enne, che erano proprietari dei terreni interessati. I carabinieri, successivamente alla scoperta, hanno sequestrato entrambe le aree in attesa delle disposizioni dell’Autorità giudiziaria.
La tutela dell’ambiente è una delle priorità delle attività preventive e di contrasto condotte dai carabinieri del Comando Provinciale di Messina, considerando le gravi conseguenze che tali illeciti possono causare al territorio.
Sequestrata discarica abusiva che conteneva materiali pericolosi
La polizia municipale di Carini, guidata dal comandante Marco Venuti, ha fatto una importante scoperta di un’attività illecita nella contrada Ciachea, lungo la Strada Provinciale 3 bis. Durante un’operazione di routine, i caschi bianchi hanno trovato una discarica abusiva contenente materiali pericolosi come eternit, bombole, vernici, pezzi di auto e altro.
Oltre al sequestro dei materiali pericolosi e dei veicoli, la polizia ha denunciato due uomini residenti a Carini, rispettivamente un 54enne e un 60enne, per aver esercitato l’attività di discarica abusiva.
Gli uomini sono accusati di violare la normativa edilizia, la legge Galasso relativa al vincolo fluviale, e il Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il Comune di Carini, in quanto parte offesa, potrebbe costituirsi parte civile.
L’operazione è stata possibile grazie ai controlli controlli della polizia amministrativa disposti dall’assessore alla polizia municipale Vito Bortiglio. La polizia, durante tali interventi, ha multato quattro ambulanti per aver superato l’ora consentita sul posto.