CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le attività svolte dalla Squadra Mobile che ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto un cittadino extracomunitario in quanto, gravemente indiziato dei reati di rapina, percosse, lesioni gravissime e omissione di soccorso.
Le indagini, coordinate da questo Ufficio ed eseguite dalle Sezioni Criminalità Straniera e Reati contro la Persona, con il contributo operativo dell’intera Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come il cittadino extra comunitario fermato, sarebbe l’autore della violenta rapina subita da un turista polacco che la sera, dello scorso 12 maggio, è stato aggredito e colpito con due pugni al fine di sottrargli i suoi effetti personali.
Le investigazioni hanno tratto origine dalla segnalazione, giunta il 12 maggio scorso, intorno alle ore 00,50, alla Sala Operativa della Questura di Catania, di una lite tra soggetti e di una persona riversa a terra.
Le dinamiche dell’aggressione
Sul posto, in via Neve, erano già presenti i sanitari del 118, il personale intervenuto ha appreso dal richiedente di due uomini, uno di nazionalità straniera, ed un turista polacco, al quale, durante una lite animata, sarebbe stato sferrato un primo violento pugno al viso, rovinando a terra. Poi, la vittima, rialzatasi, sarebbe stata colpita nuovamente con un pugno al volto, sbattendo la nuca sul marciapiede e perdendo i sensi. Dalla prima ricostruzione si è acquisito che la vittima era un turista polacco al quale l’aggressore aveva sottratto un cellulare e una parte di una sigaretta elettronica.
La persona offesa è stata trasportata in ospedale, dove i sanitari gli hanno riscontrato, oltre che uno stato di ebrezza da alcolici, un’ emorragia celebrale in atto da aggressione fisica, quindi, è stata sottoposta ad intervento chirurgico, ad esito del quale è tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Le indagini del caso
Le serrate indagini, grazie a testimoni, alla verifica di immagini di sistemi di video sorveglianza di interesse, di ispezioni dei social network e servizi mirati del territorio, hanno consentito l’individuazione del responsabile che è stato rintracciato nel centro del capoluogo etneo. L’aggressore indossava ancora gli vestiti del giorno della rapina: una felpa, un pantalone con particolari segni distintivi e le stesse scarpe da ginnastica. L’uomo ha tentato la fuga per due volte, opponendo resistenza agli operatori che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche, finché è stato assicurato alla giustizia.
Ultimati gli atti di rito, il fermato, del tutto irregolare sul territorio nazionale, è stato trasportato nel carcere di “Piazza Lanza” di Catania. Il quadro indiziario raccolto, pur in una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, ha poi permesso all’Ufficio di Procura di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari, la convalida del provvedimento di fermo e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.