PALERMO – Durante lo scorso 6 maggio, un’unità della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Palermo, durante i normali servizi di sorveglianza in mare, ha intercettato un’imbarcazione da pesca all’interno dell’area marina protetta di Capo Gallo. Grazie all’intervento tempestivo dei finanzieri, sono stati sequestrati 25 esemplari di ricciola, per un peso totale di oltre 600 kg. Dopo essere stati sottoposti a una visita veterinaria da parte dell’Asp di Palermo, i pesci sono stati dichiarati idonei al consumo umano e donati a diversi istituti caritatevoli della città.
I provvedimenti nei confronti del pescatore
Il pescatore responsabile dell’attività illecita è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per la violazione delle leggi penali che tutelano le aree marine protette. Inoltre, l’attrezzatura da pesca utilizzata per commettere l’illecito è stata sequestrata.
La protezione dell’ambiente marino e del patrimonio ittico nazionale è una delle molteplici attività svolte dalla Guardia di Finanza nelle acque territoriali. L’obiettivo è preservare l’integrità del mercato e la salute dei consumatori, agendo come garante della legalità.
Operazione “Spring Fish”: 2 chili e mezzo di pesce sequestrato
Oltre due tonnellate e mezzo di pesce non tracciato o non idoneo al consumo sequestrato e oltre 30mila euro di sanzioni comminate.
Sono i numeri della dell’operazione “Spring Fish”, della direzione marittima della Sicilia occidentale in qualità di centro di controllo area pesca.
Tra gli interventi più importanti il sequestro, da parte dei militari della Guardia Costiera di Lampedusa, di un motopesca di nazionalità egiziana, sorpreso a esercitare l’attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane in prossimità dell’isola delle Pelagie.
Il comandante dell’unità è stato denunciato e sono stati sequestrati oltre mille chili di pesce e due reti. I militari della Capitaneria di Trapani hanno bloccato anche un motopesca algerino con mille chili di tonno rosso.
Il sequestro è scattato in questo caso per il mancato rispetto delle norme sulla detenzione delle specie ittiche per i quali la pesca è limitata.