PALERMO – Nel corso di due episodi distinti, la Polizia di Stato ha arrestato tre persone, di cui due in flagranza di reato e una in esecuzione di un provvedimento restrittivo. Gli arresti sono il risultato dell’intensificazione delle misure di sicurezza e dimostrano l’attenzione che la Polizia di Stato dedica alla prevenzione e alla repressione dei crimini predatori. Nell’ultimo periodo, si è verificato un aumento dei furti nell’area metropolitana, soprattutto con il metodo della “spaccata“, nei danni dei negozi.
Recentemente, in merito alle attività delle forze dell’ordine, è stato ottenuto un importante risultato, vale a dire l’arresto di un uomo e una donna, entrambi palermitani, accusati di aver commesso un furto con il metodo della “spaccata” in un negozio di via Marchese di Villabianca.
Poco prima delle 2, è stata comunicata alle pattuglie della Polizia di Stato l’incursione criminale in un negozio del centro, dove ignoti avevano rotto la vetrina e saccheggiato articoli dagli scaffali e dalle vetrine. Sulla base delle possibili vie di fuga, le pattuglie della Polizia di Stato, in particolare i “Falchi” della Squadra Mobile, hanno percorso in modo concentrico le aree circostanti al luogo del furto.
La presenza di un’auto con a bordo un uomo e una donna ha destato sospetti in via Cirrincione; la vettura è stata bloccata da una pattuglia dei “Falchi”, che ha eseguito un controllo di polizia. È emerso che i due avevano con sé capi d’abbigliamento e accessori chiaramente riconducibili al negozio che era stato visitato dai ladri in precedenza.
Gli articoli, tra cui abbigliamento, scarpe e orologi per un valore totale di circa 2.000 euro, sono stati riconosciuti dalla proprietaria del negozio e le sono stati restituiti.
I due, conseguentemente ai fatti, sono stati arrestati. Sono in corso indagini per verificare se la coppia arrestata possa essere coinvolta in altri furti con il metodo dello “spaccata” avvenuti di recente. Il provvedimento restrittivo è già stato convalidato dall’autorità giudiziaria.
Il triplo furto di un giovane 20enne nel Palermitano
Inoltre, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip della Procura della Repubblica di Palermo, nei confronti di un giovane di 20 anni, ritenuto gravemente indiziato di una serie di furti e rapine in abitazione commessi a Palermo tra agosto e novembre 2022.
Le attività investigative, condotte dalla Squadra Mobile in collaborazione con i commissariati di Polizia di Stato “Mondello” e “Portanuova“, sono state dirette e coordinate dalla Procura locale.
Durante le indagini, sono state raccolte e confrontate le impronte papillari trovate sul luogo dei crimini, che hanno corrisposto ai dati dell’individuo arrestato, presenti negli archivi di polizia. Le prove dattiloscopiche sono state supportate dalle testimonianze delle vittime e da altre attività tecniche che hanno contribuito a formare un solido quadro di indizi contro l’uomo, sospettato di essere responsabile di diversi reati contro il patrimonio commessi in un breve periodo di tempo.
I reati contestati
In particolare, i reati contestati includono:
- Un furto avvenuto il 21 agosto 2022 in una casa a Mondello, durante il quale sono stati rubati vari oggetti (gioielli del valore di circa 10mila euro, oltre a una somma di 400 euro e il passaporto della proprietaria. L’accusa è aggravata dal fatto che il reato è stato commesso con violenza sugli oggetti, utilizzando un’auto rubata che ha danneggiato il cancello d’ingresso e le finestre dell’abitazione;
- Un tentato furto, sempre il 21 agosto 2022, in un’altra abitazione a Mondello, con l’aggravante della violenza sugli oggetti, consistente nel danneggiare la persiana di una finestra dell’abitazione;
- Una rapina avvenuta il 13 novembre 2022 all’interno di un’abitazione nella zona di Porta Nuova. In questo caso, l’uomo è entrato nell’abitazione e, minacciando e usando violenza fisica contro la proprietaria anziana, spingendola, tirandole i capelli e dando un calcio al piede, le ha impedito di chiedere aiuto strappandole il cellulare dalle mani e staccando il filo del telefono fisso. Ha rubato oggetti di valore e anche un’auto con cui è fuggito.
Attualmente, l’uomo si trova detenuto in carcere. La Polizia di Stato continuerà senza interruzioni i suoi sforzi per individuare coloro che sono responsabili di tali reati predatori, coinvolgendo tutte le unità investigative e di controllo del territorio.
È importante sottolineare che gli indagati sono solo sospettati dei reati contestati e la loro posizione sarà definitiva solo dopo una possibile sentenza passata in giudicato, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.