PALERMO – La Regione Siciliana contribuirà alla manutenzione straordinaria e alla riqualificazione della piazza di Palermo in cui trent’anni fa venne ucciso dalla mafia don Pino Puglisi. Lo ha stabilito la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, stanziando la somma di 120mila euro come contributo di cofinanzamento per la sistemazione dell’ex piazzale Anita Garibaldi, oggi piazzetta Beato Giuseppe Puglisi, luogo del martirio del sacerdote palermitano, confermando “l’altissimo valore sul piano sociale dell’iniziativa – si legge nella delibera – e l’importanza anche sotto il profilo urbanistico in termini di riqualificazione urbana del quartiere Brancaccio“.
Lo stanziamento del governo regionale risponde a una precisa richiesta avanzata dal Centro di accoglienza Padre Nostro onlus, per realizzare un grande progetto di riqualificazione della piazza diventata nel tempo spazio di aggregazione e socialità a servizio del quartiere, affinché diventi luogo di riscatto e testimonianza, con grande attenzione al risparmio energetico e al verde pubblico, in continuità con la Casa-museo che custodisce la memoria della missione di don Pino Puglisi.
Il progetto si pone in continuità con questa storia di trasformazione e di rinascita, proprio in occasione del trentennale del martirio di padre Puglisi.
Palermo, in gara il monitoraggio del versante nord di Monte Pellegrino
Avviare il recupero generale di Monte Pellegrino e la messa in sicurezza dei suoi versanti nel pieno rispetto dei parametri ambientali. Rientra in questa prospettiva il servizio di monitoraggio voluto dalla Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana. Gli uffici di piazza Ignazio Florio hanno messo in gara il servizio di monitoraggio ambientale per un importo di 270mila euro con un bando rivolto a differenti figure professionali che potranno partecipare entro il primo giugno.
L’appalto del piano di monitoraggio del lotto A riguarda il versante nord di Monte Pellegrino, nell’area denominata Vergine Maria-Addaura, e altri tre bandi verranno pubblicati nelle prossime settimane. Lo scopo prioritario è quello di valutare gli effetti dei futuri interventi sulla zona e di definire le modalità operative e le tempistiche di rilevamento sulle componenti ambientali durante e dopo l’esecuzione delle opere.
Si tratta di uno studio specifico che necessita di un approccio multidisciplinare e del coinvolgimento di varie professionalità che lavoreranno in équipe, unendo competenze che riguardano l’ambiente e i sistemi informativi territoriali. Tra le figure richieste dal bando, esperti con laurea in Scienze e tecnologie agrarie, in Scienze forestali e ambientali, in Scienze biologiche e in Scienze della natura e dell’ambiente.
Il monitoraggio rappresenta lo strumento che può fornire la reale misura dell’evoluzione ambientale in atto data la notevole biodiversità del sito, uno dei principali della rete ecologica regionale e caratterizzato dalla presenza di una zona di conservazione speciale. I rilievi, che riguardano le componenti vegetazione, flora e fauna, consentiranno di individuare, nelle varie fasi di attuazione delle opere, le indicazioni per agire in modo preventivo e con tempestività per salvaguardare la Riserva naturale.
Il bando è disponibile sul portale della Struttura commissariale cliccando qui.