MILAZZO – È stata aperta un’inchiesta sul caso di Elisa Pierangioli di 40 anni, che è morta all’ospedale Fogliani di Milazzo lo scorso mercoledì a causa di una grave setticemia. La donna era giunta nel nosocomio del Messinese già in condizioni critiche quattro giorni dopo aver partorito una neonata al Buccheri la Ferla di Palermo. La Procura di Barcellona vuole adesso vederci chiaro e ha aperto un’inchiesta sul suo decesso, iscrivendo nel registro degli indagati 13 medici di tre ospedali: il Buccheri La Ferla di Palermo, il Fogliani di Milazzo e il presidio ospedaliero di Sant‘Agata di Militello.
Tra qualche giorno sarà eseguita l’autopsia sul corpo della donna, ad occuparsene la dottoressa Elvira Ventura Spagnolo dell’Istituto di medicina legale di Messina. Il sostituto procuratore ha anche nominato due ulteriori consulenti: il ginecologo Antonio Luciano e il dottor Antonio Cascio, specialista in malattie infettive. L’ipotesi di reato è quella di responsabilità colposa per una morte avvenuta in ambito sanitario.
I messaggi di cordoglio sui social
Tanti sono i messaggi rivolti a Elisa Pierangioli, che non ha avuto il tempo di godersi la nascita della figlia. Un momento doloroso per tutta la famiglia che è passata dalla gioia della nascita alla disperazione per la morte di Elisa. Il sindaco di Galati, Marmetino Vincenzo Amadore, ha scritto: “Un destino beffardo e crudele che ha strappato la cara Elisa all’affetto dei suoi cari e della giovane vita che qualche giorno fa aveva messo al mondo. Il pensiero e la vicinanza sono in questo triste momento per la piccola Maria Paola, il papà Gianni e per tutti i familiari. Siamo certi che la comunità galatese, sempre unita e solidale, saprà dare un profondo conforto ai familiari per cercare di alleviare questo grande dolore“, conclude il sindaco.
In foto Elisa Pierangioli