DOVE CI PORTERANNO I SOCIAL?

DOVE CI PORTERANNO I SOCIAL?

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Da quasi un trentennio fanno parte della vita quotidiana di ciascuno di noi, creando una vera e propria dipendenza. Ma, perché vengono considerati così importanti dalla nostra società? E soprattutto, dove ci porteranno i social prolungandosi nel tempo? 

 

I social media sono dei portali web utilizzati da 4,76 miliardi di persone in tutto il mondo, creati per permettere loro di interagire e comunicare nonostante la distanza. Si sono sviluppati a partire dall’anno 1997, quando prese vita il primo sito web SixDegrees.com, creato dallo statunitense Andrew Weinreich con l’obiettivo di creare nuovi tipi di relazioni tra le persone; questo ha, infatti, permesso a molti di realizzare profili personali e connettersi con vari utenti.

Sono nati, in seguito, molti altri siti web, che hanno consentito una crescita continua e smisurata di questo mondo a cui nuove persone, pian piano, sono entrate a far parte, raggiungendo un traguardo importante nel 2006, con l’avvento di Facebook e Twitter, che rimangono, ancora oggi, tra le più rinomate reti di social media presenti in Internet e nel mondo. Tra le nuove piattaforme create, è presente Tik Tok, uno tra i social più utilizzati dalle nuove generazioni che ha, però, attirato l’attenzione anche delle precedenti.

Grazie a questi numerosissimi media è stato rivoluzionato il mondo della comunicazione, permettendo ai vari utenti di creare contenuti e condividerli nel web. Rappresentano, inoltre, delle semplici piattaforme per conoscere nuove persone, al fine di ampliare la propria rete sociale.

L’uso notevole dei social, comune nella vita di tutti i giorni ha creato, in alcuni casi, una vera e propria dipendenza, dalla quale moltissimi non riescono a separarsi.  Essa si manifesta con caratteristiche simili sia ad alcune dipendenze chimiche (ad esempio l’abuso di sostanze psicotiche) che comportamentali (come la ludopatia).

Questa dipendenza, che prende il nome di FOMO (Fear Of Missing Out) indica un fenomeno sociale che corrisponde alla paura di sentirsi esclusi. Coinvolge, maggiormente, i giovani di sesso maschile ed è contrassegnata da uno stato di ansia, relativo alla possibilità che i propri contatti stiano facendo esperienze piacevoli online, senza di noi, e dal bisogno incessante di controllare i social e potenziali notifiche; inoltre, l’identità individuale di questi soggetti dipende, completamente, dall’approvazione e dal riconoscimento da parte dei social e i suoi utenti.

E’, quindi, lecito domandarsi: “Allora, dove ci porteranno i social?” Purtroppo, non è possibile definire una risposta corretta a questa domanda, in quanto dipende, esclusivamente da noi e dall’uso che ne faremo.

 

I social media sono considerati fondamentali dalla società, perché favoriscono i rapporti interpersonali, permettono di condividere informazioni, ma anche emozioni e, soprattutto, comunicare tra di noi, scambiando messaggi istantanei o effettuando chiamate. Dunque, nonostante alcuni effetti negativi, non bisogna demonizzarli.

Giada Annarita 3°LC – G.Lombardo Radice