TRENTO – L’orsa JJ4 è stata catturata nella notte. Era ricercata per l’uccisione del giovane runner di 26 anni, Andrea Papi, nei boschi del monte Peller, sopra l’abitato di Caldes. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l’esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller.
Lo scorso 14 aprile, il Tar di Trento ha emanato un decreto di sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lasciando comunque aperta la possibilità di cattura.
Ieri la Provincia ha depositato i documenti richiesti dal tribunale, assieme alla richiesta di revoca dell’atto. Secondo quanto precisato da Fugatti in occasione della pubblicazione del decreto del Tar, l’esemplare verrà trasferito nel centro faunistico del Casteller (dove è rinchiuso anche l’orso M49), in attesa della decisione del Tar.
Fugatti: “Il problema non è JJ4, ma la convivenza uomo-animale“
“Il problema non è più JJ4, ma la convivenza uomo-animale. Chi vuol bene al progetto Life Ursus non pensi a quest’orsa ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero“. Così il presidente della Provincia di Trento Fugatti.
“Chi ora si preoccupa delle condizioni di JJ4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto“, ha aggiunto. Convocato il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica, “punteremo attenzione su altri due soggetti pericolosi, MJ5 e M62“, ha concluso Fugatti.
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