Lungomare Scardamiano di Aci Castello, la passerella per diversamente abili diventa realtà

Lungomare Scardamiano di Aci Castello, la passerella per diversamente abili diventa realtà

ACI CASTELLO – Venerdì pomeriggio si è tenuta la cerimonia di apertura del salvadanaio per la passerella per diversamente abili, che sorgerà al Lungomare Scardamiano di Aci Castello (Catania) grazie all’impegno di Jala ASD e alle donazioni di Murè Enjoy Bar Aci Castello, dell’Ars, dei soci di Jala ASD e di numerose persone.

Il progetto di Cristiana Cardillo e Corrado Ragusa di Jala ASD vede finalmente la luce. Proprio di fronte alla sede di Jala sorgerà la passerella che permetterà ai diversamente abili di poter liberamente usufruire del mare castellese in tutta sicurezza.

Dichiarazioni Antonella Napoli

Antonella Napoli, proprietaria del Murè, ha affermato: “Purtroppo chi non ci vive, non sa realmente quale sia il problema di un disabile, che viene discriminato dalla società perché per loro deve vivere la vita di un disabile”.

“Per me, Cristiana e Corrado è inammissibile. Ho visto la sofferenza dei genitori, perché i figli disabili non hanno le strutture adatte. Io in primis l’ho sperimentato sulla mia pelle, sono affetta da sclerosi multipla, ho capito quanto sia importante dare dignità a questi ragazzi, a noi”.

Ringrazio chi ha sostenuto il nostro progetto. Sottolineo che questo progetto l’abbiamo desiderato, abbiamo lottato per poterlo avere“, prosegue.



Le parole di Cristiana Cardillo di Jala ASD

Cristiana Cardillo, di Jala ASD, ha dichiarato: “Il focus dell’attività di Jala è l’inclusione, uno strumento indispensabile e necessario nel nostro territorio era la passerella per diversamente abili, per dare a tutti la possibilità di godere del mare del proprio territorio in maniera totale“.

Dopo 3 anni di lungo lavoro, coordinamento, burocrazia, tanti ostacoli, siamo arrivati a questo punto. Quindi è qualcosa che ‘parte dal basso’ dal desiderio della cittadinanza“, conclude.

Le video-interviste

Video-interviste e foto di Maria Angela Cinardo e Filippo Sicali