PORTOPALO DI CAPO PASSERO – Identificato e denunciato il responsabile dell’incendio appiccato il 26 marzo scorso nella chiesa di San Gaetano. Le indagini, effettuate dai carabinieri, hanno permesso di individuare il 28enne. Il giovane è originario di Noto, ma residente a Portopalo di Capo Passero.
Le motivazioni
Dovrà rispondere di incendio. Dietro al gesto, però, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ci sarebbe altro: il 28enne non sarebbe stato mosso da motivazioni religiose ma solo dal “desiderio di veder qualcosa ardere, reso incontenibile dall’occasione creata delle porte aperte della chiesa e dalla presenza di lumini già accesi al suo interno”.
Seguendo tale pista, è probabile che il giovane sia affetto da piromania.
Cos’è la piromania in termini tecnici
La piromania è un’intensa ossessione verso il fuoco, le fiamme, gli esplosivi in genere e gli effetti a ciò correlati, che spesso si attua con l’accensione intenzionale di incendi.
Un piromane in senso clinico non ha generalmente altri sintomi esclusa la fissazione per il fuoco, che è la causa del suo comportamento: il fuoco viene utilizzato solo per indurre euforia, e coloro che sono affetti da questa sindrome hanno spesso dei legami con istituzioni che controllano il fuoco stesso.
A partire dal 1850, si sono fatte svariate supposizioni sulle cause della piromania: se la condizione di piromane nascesse da una malattia mentale più che da una scarsa moralità/devianza sono ipotesi che sono state modificate a seconda degli sviluppi della psichiatria e della cura delle malattie mentali in genere.
I fatti
Secondo quanto emerso nella ricostruzione dei fatti da parte delle forze dell’ordine, il 28enne, poco dopo essere entrato in chiesa e dopo aver bagnato una coperta con del liquido infiammabile, l’avrebbe lanciata, in fiamme, contro l’altare.
Poi sarebbe arrivata una donna, allarmata dalla puzza di bruciato, e sarebbe entrata in chiesa notando l’incendio. Così avrebbe chiesto aiuto e il rogo sarebbe stato spento.