SANTA TERESA DI RIVA – Ieri pomeriggio, la comunità di Santa Teresa di Riva è stata scossa da un improvviso dramma. Elisabeth Sophie Stima, una giovane cittadina di soli 24 anni, studentessa universitaria, è deceduta prematuramente, lasciando i suoi familiari, amici e parenti nello strazio e nel dolore, ancora increduli per quanto accaduto.
La ragazza aveva da poco iniziato un nuovo percorso di studi per conseguire la laurea specialistica a Torino, dove si era trasferita dopo aver ottenuto la triennale in Sicilia.
Secondo le prime notizie giunte ieri sera, Elisabeth ha accusato un arresto cardiaco mentre si trovava nell’abitazione in cui viveva con una coinquilina nel capoluogo piemontese e poi è stata ricoverata d’urgenza in ospedale. Fin da subito la situazione è apparsa gravissima, poiché poco dopo la ragazza è entrata in coma senza più risvegliarsi. Purtroppo, le sue condizioni sono precipitate irreversibilmente e la morte è sopraggiunta.
Le cause del decesso non sono ancora chiare, ma si ipotizza che, oltre all’attacco cardiaco improvviso, la giovane potrebbe essere stata colpita da una meningite fulminante.
DICHIARATA LA MORTE CEREBRALE PER IL PICCOLO CRISTIAN ALL’ISTITUTO WOJTYLA DI SANTA FLAVIA
Cristian Miceli, il bambino di 13 anni collassato il 3 marzo mentre era a scuola, al Karol Wojtyla di Santa Flavia, in provincia di Palermo, è stato dichiarato morto cerebralmente. Nonostante fosse in buona salute e non avesse mai avuto problemi legati a questo aspetto, le sue condizioni sono apparse subito gravi e, nonostante i tentativi dei medici del 118, guidati dalla dottoressa Anna Calcaterra, di rianimarlo, una emorragia cerebrale si è rivelata fatale.
Cristian è stato portato all’ospedale dei Bambini di Palermo, dove i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo, ma purtroppo l’encefalogramma è risultato piatto ed è stato dichiarato morto cerebralmente intorno alle 16 di oggi dopo una lunga notte di osservazione.
L’incidente è al momento oggetto di indagine da parte dei carabinieri di Bagheria e si dovrà attendere la valutazione del pm per stabilire se sarà necessaria un’autopsia. La famiglia del ragazzo, che vive a Porticello, è devastata dal dolore, così come gli studenti e gli insegnanti della sua scuola, che hanno organizzato veglie e preghiere per lui. Il padre di Cristian è un pescatore.