CATANIA – A praticamente due mesi dalle amministrative di Catania, cominciano a emergere spiragli di chiarezza sui candidati sindaci delle due maggiori coalizioni. Partiamo dal centrosinistra dove il rebus sembra essersi risolto definitivamente. Il fronte progressista, dopo il ritiro della sua disponibilità da parte di Emiliano Abramo, ha cercato per giorni una soluzione che potesse avere un profilo più politico. Ma le troppe pretese da una parte e dell’altra hanno aperto gli occhi sul fatto che l’unico a poter compattare la coalizione è un candidato civico. Il profilo ideale è quello di Maurizio Caserta, docente al Dipartimento di Economia dell’Università di Catania. Sarà lui il candidato.
L’ufficialità arriverà nei prossimi giorni e con tutta probabilità lunedì pomeriggio considerando che è stata annunciata una conferenza stampa. Ma ieri sera si è tenuto un incontro fra tutte le forze progressiste (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Sinistra Italiana, Europa Verde e forum civico CataniaPuò) durante il quale è stato chiesto allo stesso Caserta la sua disponibilità a rappresentare il programma comune. La risposta è stata affermativa.
La situazione nel centrodestra
Se a sinistra una soluzione di sintesi è stata trovata, a destra ci sono ancora fibrillazioni anche se, nelle scorse ore è arrivato qualche segnale distensivo in particolare dalla Lega e da Valeria Sudano che, dopo l’iniziale fuga in avanti, ritorna sui suoi passi: “La Lega ha fatto una proposta e ora attendiamo FdI che ha segnalato la necessità di una interlocuzione con i livelli romani del partito – ha detto ieri Sudano -. Mi sembra corretto che per la scelta di una città importante come Catania ci sia anche una valutazione di tipo nazionale“. Parole che fanno pensare ad un imminente ritiro, come sostenuto, tra l’altro, dall’esponente del Mpa Fabio Mancuso.
Alla fine la decisione la prenderà Giorgia Meloni (consigliata da La Russa e Donzelli). Fratelli d’Italia vuole che il candidato sia un nome espresso dal proprio partito ma che al contempo che non sia divisivo. Una soluzione in casa ci sarebbe: Manlio Messina. Già, perché nelle ultime ore ha preso quota l’idea che il pupillo della Meloni possa essere il nome giusto per compattare la coalizione. Il problema è che Messina non gradirebbe affatto questa ipotesi in quanto ritiene di poter fare il bene della città da Roma come deputato, esperienza che sta gradendo molto, senza considerare che la “patata” Catania è fin troppo bollente. Ma nel caso in cui la Meloni glielo chiedesse come favore personale, Messina difficilmente direbbe di no.
Bisognerà attendere qualche ora ma a questo punto i nomi sul tavolo sono chiari: oltre l’opzione Messina (al momento tiepida) i papabili sono Ruggero Razza, Sergio Parisi e Pippo Arcidiacono. Tra questi uscirà il candidato a sindaco che sfiderà Caserta nella corsa a Palazzo degli Elefanti.