CATANIA – Nel tran tran generale intorno alle candidature per le prossime amministrative di Catania, l’avvocato Giuseppe Lipera, che ha già annunciato settimane addietro la sua corsa per lo scranno più importante di Palazzo degli Elefanti, si inserisce nella prova di forza del centrodestra e lancia una proposta alla candidata a sindaco della Lega, Valeria Sudano. In una nota Lipera lancia una frecciatina a Raffaele Lombardo che negli scorsi giorni aveva definito “politicamente illogica” la fuga in avanti della Sudano senza essersi confrontata con il resto della coalizione.
“Mi hanno turbato molto le parole di un personaggio politico catanese, che ha parlato di logica della politica” scrive Lipera, che poi incoraggia la Sudano nella sua battaglia: “A Valeria Sudano, che con il suo gruppo è stata destinataria di questi attacchi, consiglio di andare avanti e di non piegarsi ai sistemi della partitocrazia che, in ultimo, guidati dalle giunte Bianco e Pogliese, hanno ridotto la nostra città al di sotto dei minimi termini!“.
Poi la proposta “indecente”: “Pubblicamente e alla luce del sole – dice Lipera – propongo a lei di fare il mio vice sindaco per portare avanti insieme una logica amministrativa fatta di capacità e competenza, messe a disposizione della Città di Catania, allargando il campo a prescindere dalle appartenenze ideologiche, ma solo per il bene comune. Io penso che la prima e l’ultima parola per chi sarà il Sindaco di Catania vada ai catanesi e non sono tenuti ad intervenire né i romani, né i milanesi, né i palermitani e né, tantomeno, i grammichelesi“.
Ma lo stesso Lipera sottolinea come non si tratti affatto di una boutade, ma di una soluzione ragionata. “La mia non è né una provocazione e nemmeno una proposta indecente, anzi questa è figlia di un ragionamento puro e da ‘uomo di strada’ quale mi ritengo essere. Valeria, infatti, rappresenta il nostro territorio alla Camera dei Deputati e, se eletta sindaco, dovrebbe optare tra una delle due cariche, così la nostra città perderebbe un proprio rappresentante consegnandolo alle scelte dei segretari dei partiti, i quali – in barba al popolo – potrebbero addirittura candidare gente che non vive a Catania!”.
Lipera spiega che un modello di questo tipo è già stato applicato a Palermo e che questo ticket potrebbe portare vantaggi alla città così come accaduto in passato: “In questo modo, invece, l’on. Sudano (la quale comunque per legge non può cumulare due indennità), come la giovane collega avv. Carolina Varchi a Palermo, potrà servire la nostra terra sia come vice sindaco di una giunta pluralista e transpartitica da me guidata, sia da membro del Parlamento, ove metterà i pugni sui tavoli che contano per portare l’acqua al mulino di Catania. Poi Nulla di nuovo perché Giuseppe De Felice Giuffrida era prosindaco a Catania del Movimento Popolare Catanese, ma a Roma era deputato con il Partito Socialista, così egli potette garantire a Catania il periodo storico più prosperoso degli ultimi centocinquant’anni”.
La nota si conclude con un aspetto di natura personale: “Infine, dalla mia esperienza politica in consiglio comunale e in giunta municipale, ricordo con nostalgia e affetto il rapporto personale di stima che ho avuto modo di avere con Enzo Sudano, il papà di Valeria, difatti se è vero che la mela non cade mai lontana dal suo albero, sono convinto che questa mia iniziativa sarà il giusto shock di cui Catania ha bisogno per risorge da questo torpore“.