Ancora risse nel cuore della notte a Catania. L’ennesima verificatasi in una discoteca della zona del Porto del capoluogo etneo.
La rissa sarebbe avvenuta lo scorso 2 febbraio e sarebbe stata segnalata da diverse chiamate giunte al 112 NUE. A seguito di ciò, il Questore di Catania ha emesso un provvedimento ai sensi dell’art. 100 del TULPS.
La notte dell’evento gli agenti delle Volanti giunsero sul posto, trovando numerose persone davanti all’ingresso del locale dove, malgrado l’orario, c’era ancora musica e l’attività era in pieno di svolgimento. Hanno sentito, pertanto, uno dei responsabili della sicurezza interna del locale, nonché autore di una delle richieste di intervento giunte alla Sala Operativa, il quale ha riferito che poco prima c’era stata una rissa all’esterno del locale.
La discoteca, negli ultimi tempi, è stata teatro di diversi episodi di rissa e di aggressioni, rappresentando un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in rapporto allo svolgimento della vita di relazione, con ciò suscitando allarme sociale.
Si tratta del terzo provvedimento di sospensione delle autorizzazioni di questo locale, emesso dal Questore in meno di un anno al fine di far cessare situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio potrebbe contribuire ad alimentare.
Maxi rissa nella notte tra lo scorso 10 e 11 febbraio in via Pirandello, in una delle zone della movida, ad Agrigento. Due gruppi di giovanissimi si sono scontrati, con calci, pugni e altri gesti di estrema violenza. Una situazione che ha creato scompiglio e disgusto nella comunità cittadina, profondamente scossa da ciò che è accaduto.
Oltre a rendersi protagonisti di una vergognosa vicenda, i ragazzi coinvolti hanno fatto sorgere dei significativi dubbi sulla sicurezza nel centro della città. È impressionante notare anche come alcuni giovani si siano accaniti contro chi era ormai a terra e non rappresentava più una “minaccia” concreta.
I giovani sono stati denunciati e trattenuti nei locali della Squadra mobile della provincia. È stato possibile risalire alla loro identità grazie a un’attenta analisi dei video con cui sono state immortalate le scene di estrema violenza.
I colpevoli sono una decina di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Non è ancora chiara la causa dello scontro.