AGRIGENTO – Ad Agrigento si è verificato un recente episodio insolito che ha portato all’annullamento del processo per alcuni imputati coinvolti nell’inchiesta “Casuzze” sul traffico di droga che ha smantellato un giro di narcotraffico tra Favara e Canicattì.
Quello che è successo è che il giudice ha dimenticato circa sei degli imputati e ha emesso un verdetto “parziale“. Quando l’errore è stato notato, il giudice ha tentato di correggerlo emettendo una seconda sentenza il giorno seguente, ma la difesa ha sottolineato l’irregolarità della situazione. Alla fine, il giudice ha dichiarato l’incompatibilità e ha trasmesso il caso a un altro collega, richiedendo che il processo ricominciasse dall’inizio.
Nelle scorse settimane il pm Gloria Andreoli aveva chiesto la condanna dei nove imputati coinvolti nel processo abbreviato.
Michele Bongiorno, 30 anni, è stato proposto per ricevere una condanna a 2 anni, 6 mesi e 20 giorni; Alisea D’Ippolito, 20 anni, 10 mesi e 20 giorni; Giovanni Lombardo, 27 anni, 1 anno e 4 mesi; Floriana Pia Pullara, 21 anni, 3 anni e 8 mesi; Cristina Schembri, 24 anni, 4 anni; Antonio Sciortino, 45 anni, 3 anni, 1 mese e 10 giorni; Calogero Sorce, 28 anni, 2 anni, 3 mesi e 10 giorni; Angelo Stagno, 28 anni, 3 anni, 1 mese e 10 giorni; e infine Domenico Stagno, 21 anni, 10 mesi e 20 giorni.