ITALIA – Una tragedia ha sconvolto la città di Monza, dove una bambina di appena 8 mesi ha perso la vita dopo sei giorni di agonia all’ospedale San Gerardo. La piccola aveva avuto una crisi respiratoria a seguito di una pappa che le era andata di traverso, ed era stata immediatamente ricoverata in Rianimazione. Nonostante i medici avessero fatto tutto il possibile per salvarle la vita, la bimba è purtroppo deceduta il 4 marzo scorso. La notizia è stata confermata solo il 11 marzo, e ha suscitato una forte commozione in tutta la comunità.
La mamma della piccola vive a Brugherio, nel Monzese, ed è stata raggiunta da un’onda di solidarietà da parte di amici, conoscenti e colleghi, che hanno avviato una raccolta fondi per sostenerla in questo momento di grande dolore.
Giorgia Venturini, nota conduttrice televisiva Mediaset e presidente dell’associazione Sole, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia della piccola Bianca, definendo la sua morte “un dolore che nessuno mai dovrebbe provare nella vita“.
L’associazione Sole, che ha annunciato la sua nascita solo un mese fa con l’obiettivo di “far sentire meno sole le mamme“, si impegna anche nella prevenzione di eventi come quello verificatosi a Monza, organizzando corsi di disostruzione pediatrica e allattamento per diffondere le buone pratiche e sensibilizzare le famiglie sui rischi connessi alla nutrizione dei bambini.
“La nostra associazione darà il suo contributo alla raccolta fondi avviata da amici e colleghi della mamma di Brughiero, per esprimerle la nostra vicinanza in questo momento di grande dolore”, ha dichiarato la Venturini.
Altri casi simili
La morte della piccola Bianca a Monza non è un caso isolato: purtroppo, ogni anno si verificano numerosi episodi simili in Italia e nel mondo, che sconvolgono le famiglie e la società intera.
Per esempio, lo scorso anno a Palermo un bimbo di 3 anni è morto soffocato da un pezzo di carne durante il pranzo, mentre a Dubai una bimba di 4 anni è morta soffocata da un pezzo di uva mentre si trovava in casa con la famiglia.
In entrambi i casi, il tempestivo intervento dei medici non è stato sufficiente a salvare la vita dei piccoli. Anche negli Stati Uniti, la soffocazione rappresenta una delle principali cause di morte accidentale tra i bambini di età inferiore ai 4 anni.
La prevenzione è la chiave per evitare queste tragedie, e per questo è importante diffondere informazioni utili alle famiglie e organizzare corsi di formazione per insegnare loro le tecniche di disostruzione pediatrica.