FAVARA – Due uomini di Favara, identificati come S.G. e S.G., sono stati assolti dall’accusa di furto aggravato di acqua dal Tribunale di Agrigento, presieduto dal Giudice Iacopo Mazzullo.
Secondo l’accusa, i due avrebbero sottratto una grande quantità di acqua dal 2016 al 2021 senza pagare il dovuto. Gli imputati avevano effettuato un allaccio diretto alla rete idrica, collegandosi alla cisterna condominiale senza la stipula di un regolare contratto.
In sede di giudizio abbreviato, gli imputati hanno fornito la propria versione dei fatti, che ha portato alla sentenza di assoluzione per tenuità del fatto.
Va ricordato che i reati di allaccio abusivo alla rete idrica sono puniti dalla legge italiana con pene severe, tra cui la reclusione fino a 4 anni e una multa fino a 50mila euro.
Inoltre, chi compie allacci abusivi si espone anche al rischio di sanzioni amministrative e civili, come ad esempio l’obbligo di ripristinare la situazione precedente e il pagamento di danni e spese legali.
In Sicilia, il fenomeno degli allacci abusivi alla rete idrica rappresenta un problema diffuso che comporta non solo una perdita economica per le aziende che gestiscono il servizio idrico, ma anche un rischio per la salute pubblica.
Nel corso degli anni sono stati registrati numerosi casi di allacci abusivi, spesso effettuati da privati cittadini o da aziende che cercano di eludere il pagamento delle bollette idriche. L’allaccio abusivo, infatti, consente di prelevare acqua senza pagare il costo della fornitura, generando una perdita economica per le aziende del settore idrico.
Ma l’allaccio abusivo alla rete idrica comporta anche un rischio per la salute pubblica, in quanto spesso le condutture utilizzate per l’approvvigionamento dell’acqua non sono certificate e non rispettano le normative vigenti in materia di igiene e sicurezza.
Le conseguenze dei casi di allacci abusivi sono molteplici: oltre alla perdita economica per le aziende del settore idrico, si registra un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute pubblica, con il rischio di contaminazione dell’acqua utilizzata per il consumo umano.
Per contrastare il fenomeno degli allacci abusivi, le aziende del settore idrico in Sicilia hanno messo in campo diverse iniziative, come la verifica sistematica delle reti idriche e la promozione di campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.
Tuttavia, nonostante gli sforzi delle aziende del settore, i casi di allacci abusivi alla rete idrica in Sicilia continuano ad essere numerosi. Nel 2020, per esempio, l’Autorità di Bacino del fiume Simeto ha scoperto un allaccio abusivo alla rete idrica che consentiva di prelevare circa mille metri cubi di acqua al giorno, per una perdita economica stimata in 70mila euro all’anno.
In un altro caso, sempre del 2020, sono stati scoperti due allacci abusivi nella provincia di Catania, che consentivano di prelevare circa 60 metri cubi di acqua al giorno, per una perdita economica stimata in 20mila euro all’anno.
Inoltre, gli allacci abusivi alla rete idrica rappresentano un reato ambientale, che comporta anche il rischio di contaminazione dell’acqua e di conseguenze negative per la salute pubblica.
Per questo motivo, è importante che le istituzioni e le aziende del settore idrico continuino a lavorare per contrastare il fenomeno degli allacci abusivi alla rete idrica, promuovendo campagne di sensibilizzazione e intensificando i controlli sul territorio.
Solo in questo modo sarà possibile tutelare l’ambiente e garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.