SICILIA – “Sì, possiamo anticipare di due settimane le amministrative. Attendo di avere certezza della data che sceglierà il governo nazionale, poi porterò in giunta la proposta di allineare la Sicilia al resto del Paese“.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha confermato che il governo regionale correggerà la data delle elezioni, precedentemente fissata per il 28 e 29 maggio, spostandola al 14 e 15 maggio.
Schifani ha preso questa decisione dopo aver riflettuto a lungo, motivando la sua scelta come un fatto di immagine. Secondo il presidente, se Roma sceglie una data vicina a quella della Sicilia, non c’è motivo per cui la regione debba distinguersi. Inoltre, la spesa per le elezioni rimarrebbe invariata.
Il governo Meloni dovrebbe prendere una decisione entro la fine della settimana, ma sembra che l’orientamento sia quello di convocare le elezioni per il 14 e 15 maggio. La Regione aveva già fissato le elezioni in 129 comuni per il 28 e 29 maggio, con l’obiettivo di evitare alcuni ponti per non alimentare l’astensionismo.
Tuttavia, Schifani vuole inserire il turno elettorale siciliano nel filone nazionale, nonostante l’assessore agli Enti Locali, Andrea Messina, del Partito Democratico, abbia espresso alcune difficoltà in merito: “Se ne parla, ma è una mossa non priva di ostacoli. A cominciare dal fatto che dovremmo fare in fretta una nuova delibera perché tutti i termini per le candidature verrebbero anticipati“.
VALERIA SUDANO: “METTO A DISPOSIZIONE LA MIA CANDIDATURA A CATANIA”
“Ho deciso di mettere a disposizione di tutta la città la mia candidatura a sindaco di Catania“. Valeria Sudano, parlamentare nazionale della Lega, ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni amministrative della prossima primavera a Catania.
In un’intervista a La Sicilia, Sudano ha spiegato che ha deciso di scendere in campo perché “arriva un momento in cui si devono fare delle scelte” basate sul sentimento e sulla passione, anziché sulla ragione o sul calcolo. Secondo Sudano, la candidatura non creerà divisioni nel centrodestra e in particolare con Fdi, ma nasce da un senso di responsabilità e gratitudine verso la comunità cittadina.
Sudano ha dichiarato di aver valutato e condiviso la sua scelta con il segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, che ha dimostrato interesse e impegno per la città etnea. Sudano si è detta pronta a raccogliere consigli ed esperienze da diverse realtà e mondi della città. Nell’ipotesi di una vittoria alle elezioni, Sudano dovrà rimettere in gioco il suo ruolo di parlamentare alla Camera, poiché è stata eletta in un seggio uninominale.
Sudano ha espresso la volontà di amministrare Catania per farla tornare a parlare positivamente di sé, ma anche per costruire modelli di crescita concreti. In caso di elezione, Valeria Sudano sarebbe la prima donna sindaco di Catania, ma ha sottolineato di non aver bisogno di quote rosa o di corsie speciali per emergere in politica.
La parlamentare ha condiviso un percorso con Luca Sammartino, un altro esponente della Lega che è molto apprezzato per il suo potere di attrarre preferenze in Sicilia.
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