CATANIA – Di seguito le operazioni di oggi effettuate dalle Forze dell’Ordine a Catania e provincia.
Genero del boss con “attività di spaccio” in proprio
In un’operazione per la repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Squadra Lupi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato in flagranza un 29enne di Catania, noto alle forze dell’ordine per precedenti vicende e per essere il genero di un esponente di spicco del clan mafioso dei Cappello.
Durante l’attività investigativa, i militari hanno appreso che l’uomo sarebbe stato coinvolto nello spaccio di droga all’interno di un appartamento situato in via Cronato. Dopo aver notato un sospetto andirivieni di persone che entravano ed uscivano dal civico, i carabinieri hanno deciso di intervenire. Uno di loro si è introdotto nell’edificio e, approfittando dell’ingresso di un acquirente di droga, è entrato nell’appartamento intimando l’alt ai presenti.
La perquisizione ha permesso di trovare una pietra di cocaina da 4 grammi, un bilancino di precisione, una somma di denaro di 30 euro, una chiave per serrature di sicurezza e, successivamente, ulteriori 83 grammi di cocaina, due macchine per sottovuoto e una somma di 7.050 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio.
L’acquirente della droga è stato segnalato alla Prefettura come assuntore, mentre il 29enne è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto.
Castiglione di Sicilia, danneggiano e razziano un’abitazione
I carabinieri della Stazione di Castiglione di Sicilia hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due giovani del luogo, un 19enne e un 25enne con precedenti penali, per i reati di furto aggravato e danneggiamento.
La denuncia è stata presentata da una donna di 55 anni, proprietaria di una casa situata nel comune di Castiglione di Sicilia, che ha riferito che ignoti hanno forzato la serratura della porta d’ingresso dell’abitazione e hanno rubato una televisione e un forno a microonde, oltre a distruggere il mobilio. La proprietaria ha quindi deciso di installare un sistema di videosorveglianza, che ha subito segnalato la presenza di intrusi nell’abitazione solo quattro giorni dopo la sua installazione.
I carabinieri, intervenuti immediatamente, hanno visionato le immagini del sistema di videosorveglianza e riconosciuto i due autori del furto, entrambi giovani del luogo. Hanno quindi effettuato una perquisizione nell’abitazione del 19enne, dove il giovane ha consegnato spontaneamente la refurtiva, costituita da vari elettrodomestici. Il giovane ha ammesso di avere la chiave dell’immobile e di aver utilizzato la casa in diversi periodi perché sapeva che i proprietari vi abitavano solo durante l’estate.
I carabinieri hanno restituito la refurtiva alla proprietaria dell’immobile e la donna ha ringraziato i militari per il loro intervento.