Lutto cittadino a Lampedusa, è morto il giovane “Capitano” Gianfranco Cucina

Lutto cittadino a Lampedusa, è morto il giovane “Capitano” Gianfranco Cucina

AGRIGENTO Ancora un’altra morte improvvisa a Lampedusa, che piange la perdita e inaspettata di uno dei suoi abitanti.

Gianfranco Cucina, titolare di un rinomato chiosco sull’isola, è morto all’età di 33 anni a causa di un infarto.

Lascia la moglie e un figlio di 15 mesi.

Gianfranco era molto conosciuto e amato sull’isola per la sua gentilezza, discrezione e disponibilità. Oltre a gestire il chiosco, era anche il “Capitano” della barca “Madonna del Carmine“, portando i turisti a vedere le bellezze naturali dell’isola e offrendo loro pranzi a bordo.

Il sindaco Filippo Mannino ha annunciato il lutto cittadino per domani, che terminerà dopo i funerali del giovane.

La morte del vigile del fuoco Agostino Messina

Nei primi giorni di febbraio, nella caserma dei vigili del fuoco di Lampedusa, si è verificata una tragedia quando Agostino Messina, un pompiere di 40 anni proveniente da Trapani, è stato colpito da un improvviso malore mentre era in servizio.

Il vigile del fuoco era atteso alla riunione di lavoro, ma non si è presentato. Preoccupati, i suoi colleghi sono andati a cercarlo al corpo di guardia dove lo hanno trovato senza vita. Si pensa che il vigile sia morto a causa di un arresto cardiaco.

Prima della riunione alcuni colleghi lo avevano visto uscire dal bagno e poi tornare a letto, dove è avvenuta la tragica morte.

Purtroppo, i presenti si sono accorti troppo tardi di quanto era accaduto e per Agostino non c’è stato nulla da fare.

L’uomo era stato recentemente trasferito al distaccamento dei vigili del fuoco di Lampedusa.

I suoi colleghi lo ricordano come una persona appassionata del suo lavoro. L’uomo non aveva più i genitori ma solo una sorella che vive al nord.

Tragedia simile nel 2013

Negli ultimi anni, l’isola di Lampedusa è stata al centro dell’attenzione per molte ragioni. Una di queste riguarda le morti improvvise che si sono verificate tra i membri della comunità dei vigili del fuoco.

Nel 2013, infatti, un altro vigile del fuoco è morto in circostanze simili. Anche in quel caso, si ritiene che la causa della morte sia stata un arresto cardiaco.

Tuttavia, a seguito di quella morte, è stata aperta un’inchiesta per accertare se ci fossero eventuali responsabilità da parte dei superiori dei vigili del fuoco.

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla situazione dei vigili del fuoco a Lampedusa. Alcuni denunciano un ambiente di lavoro difficile, con condizioni di lavoro precarie e scarsa attenzione alla sicurezza dei lavoratori. Altri, invece, ritengono che l’incidente sia stato solo una tragica fatalità, e che non ci siano motivi per preoccuparsi.

In ogni caso, la morte sospetta del vigile del fuoco di Lampedusa ha suscitato molta commozione tra i colleghi e la popolazione locale. La comunità dei vigili del fuoco è una comunità molto unita e solidale e la morte di uno dei loro rappresentanti è stata un duro colpo per tutti.

In foto la vittima Gianfranco Cucina