PALERMO – L’indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo per identificare le risorse economiche e imprenditoriali legate all’organizzazione mafiosa Cosa Nostra ha portato all’emissione di un sequestro di beni da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Questo provvedimento, a seguito di richieste della Procura della Repubblica, colpisce gli eredi di Vincenzo Sucato per un valore totale di circa 500.000 euro.
Vincenzo Sucato, arrestato nell’operazione “CUPOLA 2.0” e poi deceduto in detenzione nel 2020, era sospettato di essere il capo della famiglia mafiosa di Misilmeri per aver pianificato e gestito le estorsioni nella zona.
Il sequestro riguarda una quota del 50% della società edile “MI.SA.C. S.R.L.” con sede a Misilmeri, un edificio e tre terreni a Misilmeri e otto conti bancari.