Inclusione, l’associazione “I Vulcanici” trova “casa” all’interno del centro culturale “Il faro” di Capomulini

Inclusione, l’associazione “I Vulcanici” trova “casa” all’interno del centro culturale “Il faro” di Capomulini

ACIREALE – L’Amministrazione comunale ha concesso l’uso di locali siti all’interno del centro culturale “Il faro” all’associazione “I vulcanici”, da anni in prima linea sul fronte della promozione di iniziative di carattere sociale e culturale che coinvolgono soggetti con problemi psichici, utenti del Dipartimento di “Salute mentale” di Acireale, a favore dei quali organizza attraverso attività ricreative ed espressive.

Il protocollo di intesa è firmato dal sindaco Stefano Alì, sulla scorta della proposta del vicesindaco Palmina Fraschilla, e dal presidente dell’associazione, Angela Scalia.

I laboratori sociali sono luoghi di promozione dei legami comunitari – ha osservato il vicesindaco Fraschilla costituiscono autentici punti di riferimento, di confronto e di co-progettazione, gestiti da organizzazioni sociali in collaborazione con i servizi e le istituzioni locali, con il contributo attivo di famiglie, giovani e gruppi informali di cittadini“.

L’Amministrazione Alì ha ritenuto meritevole di accoglimento la proposta di utilizzo dei locali di Capomulini per gli obiettivi e le finalità che si propone e perché è espressione del principio di sussidiarietà orizzontale. In un mondo accogliente e inclusivo – ha concluso il vicesindaco nonché assessore alle Politiche sociali – c’è spazio per tutti”.

cc

Ringraziamento su Facebook

L’associazione ha voluto ringraziare pubblicamente su Facebook coloro che hanno permesso questo importante step.

Ringrazio l’amministrazione del comune di Acireale e nello specifico il sindaco Alì Stefano, l’assessore alle politiche sociali Palmina Fraschilla, la dottoressa Rubino responsabile del Centro di Aggregazione Giovanile ‘Il Faro’, la dottoressa Irene Stevani assistente sociale del DSM di Acireale, il dottore Salemi primario del dipartimento salute mentale, per avere contribuito e dato sostegno nella realizzazione del progetto quale laboratorio con la finalità di promuovere le attività ricreative ed espressive degli utenti del Dipartimento Salute Mentale“, si legge.

E ancora: “Grazie sempre a chi contribuisce ai nostri progetti, a chi riesce a dare in qualsiasi modo e forma visibilità a una realtà che si nutre di tutto l’amore possibile e si fa portavoce per chi non ha voce!“.