CATANIA – La gente, le fiammelle dei cerei, l’amore per Agata e la devozione. Tutta un’emozione che ritorna quasi alla normalità. Finalmente dopo due anni di pandemia Catania ha potuto riabbracciare sua figlia Agata che guardata da mamma Etna nel suo sacco di devota imbiancato dalla neve, ha ripercorso le strade cittadine in una magica cornice cromatica di luci e sole.
Una Festività che combina insieme devozione e folklore e che coinvolge la città e anche oltre dal 3 al 6 febbraio.
I festeggiamenti e le varie iniziative in onore di Sant’Agata cominciano già a gennaio ma tuttavia, è solo a partire dal 3 febbraio che si entra nel vivo delle celebrazioni. In questo primo giorno di festa, l’Istituto alberghiero “K. Wojtyla” è stato coinvolto, come ogni anno, per la preparazione dei dolci tipici della ricorrenza, per la distribuzione e all’accoglienza degli ospiti al Palazzo Comunale di Catania.
Gli studenti del prestigioso istituto delle classi seconda, terza e quarta e quinta dei plessi Leonardo e Anfuso sono stati i protagonisti del servizio accoglienza, guardaroba e sala vendita accompagnati dai docenti Cucinotta Davide, Di Bella Mauro e Fiamingo Milea.
I ragazzi, sotto l’attenta guida dei docenti, si sono impegnati con passione nei compiti a loro assegnati, vivendo in prima persona e mettendo in atto le abilità e responsabilità acquisite, nonché la loro competenza in merito, frutto di un’attenta osservazione sulla formazione alla quale sono sottoposti.
Studiare sui libri e studiare mettendo in pratica ciò che si impara, migliora di gran lunga il comportamento e le regole che apprendono durante le ore di lezione e per prepararsi, anche, alla professionalità.