ENNA – La donna di trent’anni accusata di aver ucciso la suocera con un coltello e un paio di forbici sabato scorso, ha avuto un’udienza di convalida davanti al Gip del tribunale di Enna che è durata oltre tre ore. Durante l’udienza, Laura Di Dio ha dichiarato di aver agito in difesa dell’aggressione della suocera.
Il giudice valuterà la decisione sulla richiesta dell’avvocato della Di Dio di concedere i domiciliari per la donna, madre di una bimba di 5 anni. Nonostante il marito abbia dichiarato che la donna soffrisse di depressione da anni, non era mai stata portata da uno specialista.
Intanto, l’autopsia sul corpo della vittima, Margherita Margani, è iniziata all’obitorio dell’ospedale di Enna, eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi e sotto la supervisione del legale della famiglia della vittima, Angelo També.
La famiglia di Laura conferma che la Margani non aveva perdonato la nuora per aver causato l’arresto di Cristian Arnone, l’altro figlio della donna, che aveva sparato al fratello (il marito della Di Dio) per difendere la cognata spesso picchiata durante la gravidanza. Lo stesso Cristian ha richiesto ed ottenuto dai giudici l’autorizzazione a vedere la madre per l’ultima volta prima dell’autopsia.
I dettagli della vicenda
Sull’omicidio della donna erano emerse informazioni circa il comportamento assunto dalla Di Dio dopo aver ucciso la suocera. Sembra che Laura, subito dopo il delitto, si sia seduta sul corpo della vittima di 62 anni fumando una sigaretta. Il marito, Francesco Arnone, dopo il delitto aveva affermato che negli ultimi tempi, a causa delle condizioni mentali instabili di Laura, non lasciava i suoi figli con lei di notte per paura che potesse far loro del male. Ha detto che Laura si alzava di notte, dormiva poco e a volte mangiava quando voleva, e che aveva considerato seriamente di cercare l’aiuto di uno specialista.
Arnone aveva dichiarato di amare sua moglie e che la tragedia non ha nulla a che fare con gli eventi che hanno coinvolto suo fratello Christian anni fa. Nel 2018, la famiglia Arnone ha visto una sparatoria tra fratelli, in cui Christian ha agito per proteggere sua cognata Laura, che veniva maltrattata dal marito durante la gravidanza. Francesco sostiene di aver fatto il massimo per la donna, nonostante i suoi disturbi depressivi che erano comparsi un anno e mezzo prima.laura
Le parole del sindaco di Pietraperzia
Il sindaco di Pietraperzia, Salvuccio Messina, aveva dichiarato che la comunità e lui stesso sono rimasti scioccati dalla tragedia che ha colpito la signora Margherita Margani, che ha descritto come una persona pacifica e amichevole.