MESSINA – I carabinieri della Compagnia Messina Centro hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere per un ragazzo di 20 anni, incensurato, originario di Messina, per i reati di “tentato omicidio” e “porto abusivo di oggetti atti ad offendere”.
La decisione è stata presa dal G.I.P. del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica, in base a gravi indizi di colpevolezza.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia e della Stazione di Villafranca Tirrena, dopo un ferimento con arma da taglio nei confronti di un 22enne, avvenuto avvenuto nella nottata di domenica 29 gennaio, nella discoteca “Ex Pirelli” di Villafranca Tirrena.
L’indagato avrebbe raggiunto il tavolo del “privè“, dove si trovava la vittima, e l’avrebbe colpita improvvisamente, fuggendo prima che chi era presente potesse accorgersene. Gli addetti alla sicurezza hanno allertato i servizi di emergenza e le forze dell’ordine, che, una volta sul luogo, hanno identificato il presunto aggressore.
Il 20enne avrebbe sferrato un fendente alla gola della vittima per futili motivi. Il giovane è stato trasportato in ospedale ma non è in pericolo di vita. L’aggressore è stato arrestato e portato nel carcere di Messina Gazzi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Tentato omicidio a Ravanusa, 30enne ferito a colpi di fucile
La notte del 2 febbraio, intorno alle 23, un giovane di 30 anni di origine tunisina è stato colpito da diversi colpi di fucile vicino a un bar nel centro di Ravanusa (Agrigento). La sparatoria è avvenuta in piazza I Maggio.
L’uomo ferito è stato soccorso e inizialmente portato all’ospedale di Canicattì, ma a causa di complicazioni è stato successivamente trasferito all’ospedale Villa Sofia di Palermo, dov’è ancora ricoverato in condizioni critiche. Al momento è ricoverato nel reparto di Rianimazione.
I carabinieri stanno lavorando per individuare i responsabili del tentato omicidio, di cui ancora non si conosce l’identità. Non è chiaro il movente del crimine: non ci sono stati segni di discussioni o aggressioni nei pressi del bar dove il giovane è stato ferito da tre colpi di fucile. Ormai è indubbio che l’agguato sia stato pianificato.
Dopo essere giunti sul luogo, i due malviventi avrebbero sparato con l’intenzione di uccidere la vittima, per poi fuggire a bordo di una vecchia Fiat Uno, rubata a Naro, e successivamente ritrovata bruciata dalle autorità.
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