MONDO – I devastanti terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria centrale contano quasi 5mila vittime.
Dopo 28 ore dal terremoto, una madre e i suoi tre figli sono stati salvati dalle rovine di un edificio crollato nel distretto Nizip di Gaziantep, nella Turchia meridionale. Secondo i media locali, ci sono ancora molte persone che attendono notizie dei loro cari seppelliti sotto le macerie.
Il sisma che ha colpito la Turchia ha interessato 10 province, con epicentro nella città di Kahramanmaras. Al momento, sono state evacuate più di 7.800 persone nelle 10 province colpite dal terremoto.
Durante la notte, c’è stata un’altra scossa di magnitudo 5.5 che ha causato danni significativi a edifici e infrastrutture nella regione e altre vittime.
Le autorità locali stanno attualmente lavorando per fornire assistenza ai sopravvissuti e per valutare l’entità dei danni. La comunità internazionale sta monitorando la situazione e offrendo supporto dove necessario.
Le squadre di soccorso stanno lavorando freneticamente per estrarre le persone intrappolate tra le macerie. Le due scosse più potenti avevano magnitudo 7.8 e 7.5, causando il crollo di migliaia di abitazioni e il ferimento di molte persone.
Anche i gasdotti sono stati colpiti dalle fiamme.
Il presidente Mattarella ha espresso la vicinanza dell’Italia a Erdoğan in questo difficile momento.
L’Oms Europa e l’ufficio nazionale dell’Organizzazione mondiale della sanità stanno lavorando insieme all’agenzia Onu per la salute per sostenere il ministero della Salute turco nell’emergenza causata dal terremoto.
Gerald Rockenschaub, direttore regionale dell’emergenza per l’Oms Europa, ha dichiarato che al momento la priorità è la ricerca e il salvataggio delle persone.
Ci sono feriti da curare e la risposta di primo soccorso è importante per le comunità colpite. Il tempo difficile e il freddo aumentano il rischio di malattie infettive oltre ai traumi fisici. Inoltre, le linee di approvvigionamento di acqua e servizi igienici potrebbero essere compromesse, creando ulteriori difficoltà. L’impatto psicologico del terremoto sarà un altro fattore importante da affrontare.
Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha annunciato che un gruppo di soccorritori altamente specializzati è stato inviato in una zona critica.
Il team, composto da una sessantina di unità, sta lavorando contro il tempo per intervenire tempestivamente. Un team avanzato di quattro tecnici è già sul posto da stanotte e sta lavorando in stretta collaborazione con le autorità locali. Musumeci ha confermato che sono pronti ad altri interventi, ma che la decisione finale sarà presa dalle autorità locali.
La Russia invia soccorsi in Turchia e Siria, un aereo Il-76 del Ministero delle Emergenze russo è atterrato in Siria per fornire supporto nei soccorsi dopo il devastante terremoto.
La Russia sta inviando aiuti nel Paese anatolico e un altro aereo An-148, è giunta ad Adana con una delegazione di alto livello del ministero delle situazioni di emergenza.
Secondo Ria Novosti, altri due aerei con i soccorritori russi dovrebbero arrivare presto in Turchia.
Il Ministero ha dichiarato che due aerei Il-76 sono pronti a volare in Turchia per assistere nei soccorsi e 100 specialisti del distaccamento aeromobile “Centrospas” e del Centro per le operazioni di soccorso di particolare rischio “Leader” sono stati allertati.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Antonio Tajani su Twitter, c’è ancora un italiano che non è stato localizzato: “L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma, tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui“.
Fonte Foto Facebook – Comunità ambrosiana