COMISO – Prosegue l’attività del Comando Provinciale dei carabinieri di Ragusa nel contrasto ai reati contro la persona per garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
In particolare, nei giorni scorsi, militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Vittoria, unitamente a personale della Stazione di Comiso, sono intervenuti nel Comune di Comiso a seguito di una richiesta di intervento pervenuta al N.U.E. 112 da parte del proprietario di un ristorante che segnalava la presenza di una persona molesta. Immediatamente i militari sono giunti sul luogo e hanno riscontrato la presenza di un italiano, identificato in B.C.B., 53 anni, in forte stato di alterazione psico-fisica e da subito insofferente alla presenza dei militari sul posto.
Questi, durante le fasi dell’identificazione ha iniziato ad inveire contro i militari, minacciandoli ad alta voce, nonché con un gesto repentino e dissimulato ha fatto cadere a terra un coltello a serramanico in suo possesso, convinto di non essere visto dagli operanti. I militari, contrariamente, hanno notato tale gesto e hanno deciso di approfondire i controlli ma, nel tentare di recuperare il coltello da terra, sono stati aggrediti da B.C.B. con spintoni e strattonamenti in un crescendo di violenza che culminava con uno schiaffo del controllato ad uno dei militari.
Dopo tale gesto, e dopo i numerosi vani inviti di ritorno alla calma, i militari hanno cercato di contenere la condotta aggressiva e la resistenza attiva che opponeva il B.C.B. fino a capitolare a terra.
Comunque i militari, nonostante l’aggressività del controllato, sono riusciti a circoscriverne la condotta violenta e a bloccarlo impedendo di cagionare ulteriori danni a sé stesso e a terzi.
Dopo aver esperito le formalità di rito, i militari hanno proceduto alle cure mediche per le lesioni causate dal B.C.B. durante la fase dell’arresto mentre a quest’ultimo nulla è stato refertato.
Informata dell’accaduto la Procura della Repubblica di Ragusa, i militari hanno proceduto all’arresto di B.C.B. in flagranza di reato per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, sottoponendolo alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente ed in attesa di rito direttissimo per la convalida dell’arresto.