Rapina un’anziana e cambia il verso del suo giubbotto double-face per non farsi riconoscere

Rapina un’anziana e cambia il verso del suo giubbotto double-face per non farsi riconoscere

RAGUSA – Dal mese di novembre di quest’anno, il personale della Squadra Mobile di Ragusa, ha condotto serrate indagini di polizia giudiziaria volte all’identificazione dell’autore di scippi, rapine al passo e furti aggravati commessi in zona centro storico di Ragusa nel quadrilatero compreso tra le vie Mario Leggio, Sant’Anna, G.B. Odierna e Matteotti, culminati – in pieno giorno la mattina dello scorso 17 dicembre – con la rapina aggravata in danno di una 79enne di Ragusa che successivamente trasportata all’ospedale Giovanni Paolo II con un’ambulanza del 118, ha riportato lesioni.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Ragusa, coordinate dal sostituito procuratore Santo Fornasier, hanno portato in data 23 dicembre 2022 all’emissione di un decreto di fermo a carico del cittadino gambiano, titolare del permesso di soggiorno per motivi umanitari e senza fissa dimora.

L’attività di indagine, supportata da servizi di appostamento e pedinamento, dalla disamina di apparati di videosorveglianza installate nella zona di interesse, ha consentito di immortalare le effigie del soggetto autore della rapina aggravata.

L’extracomunitario, che indossava un giubbotto double-face, al fine di eludere le investigazioni, subito dopo la commissione dell’evento delittuoso ha provveduto a cambiare il lato esterno del capo di abbigliamento con quello interno di diverso colore, particolare che non è sfuggito agli inquirenti.



A tradire il gambiano è stato, oltre all’abbigliamento indossato durante la perpetrazione dell’evento delittuoso, anche il fatto che dopo qualche ora dalla rapina si è recato in un esercizio “Compro oro” del centro di Ragusa per porre in vendita la collana dell’anziana. Nella circostanza si è registrato esibendo il proprio documento di identità.

Gli incontrovertibili elementi probatori acquisiti, in uno con l’ulteriore visione delle immagini installate al “Compro oro” e la comparazione del volto acquisito con quelle delle immagini degli extracomunitari fotosegnalati, hanno premesso di identificare senza ombra di dubbio l’autore dei delitti.

Il personale in servizio è riuscito a recuperare il monile sottratto alla vittima restituendolo alla stessa.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, la dott.ssa E. Schininà, a conferma dell’imponente quadro indiziario raccolto dagli investigatori e dalla locale Procura della Repubblica ha convalidato il fermo disponendo la misura cautelare in carcere nei confronti del cittadino gambiano.