ITALIA – Il significato che viene dato al Natale acquisisce nuove forme a seconda dell’età che si ha e del periodo in cui si vive.
Siamo naturalmente portati a confonderlo tra la nostalgia dei ricordi, rischiando di ridurne il vero significato a una ricorrenza d’abitudine.
Un regalo è roba materiale e alimenta per tanti il concetto di Natale consumista. Noi deteniamo il potere di dargli il significato che sarà il reale valore di quel dono.
Il regalo è un veicolo che deve trasmettere la nostra voglia di far star bene chi lo riceve qualsiasi cosa può essere un regalo di Natale se veicola questa intenzione.
I pregiudizi sull’usato sono crollati da tempo e cercare nei mercatini, nei negozi e sui portali dedicati qualcosa di ricercato, originale, datato se non vintage è una nuova tendenza da registrare.
È emerso quasi un gusto speciale a scovare abbigliamento e accessori del passato, con budget contenuti se non irrisori da cui nascono vere e proprie challenge, sfide ad alta personalità.
Questo ricercare è anche un modo per far emergere la personalità dei giovani lasciando da parte le omologazioni.
Questo emerge anche da una ricerca interna promossa da Vinted, secondo cui uno dei principali fattori che in Italia spingono a regalare il second-hand è legato al desiderio di adottare uno stile di vita più sostenibile.
Nell’ultimo anno il 45% delle donne in Italia ha regalato un oggetto di seconda mano e il 65% considera di farlo in futuro. Inoltre, nel nostro Paese i regali fatti a mano sono tra i primi tre tipi di doni che le persone amano fare ai loro cari.
Optare per un oggetto second-hand non sminuisce lo spirito del regalo, anzi può conferirgli maggior valore: regalare un pezzo unico pre-loved seguendo le passioni e la personalità di chi lo riceve, dimostra quanto tempo e attenzione siano stati spesi per trovare qualcosa di davvero unico e personale. In questo modo è più probabile che i doni non vengano dimenticati tra la confusione dei cassetti domestici.
Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy 2021 condotto da BVA Doxa per Subito, la molla della sostenibilità è guidata proprio dai giovani con il 39%, che si confermano ancora una volta come i più sensibili e coerenti verso l’ambiente.
Quando si parla di seconda mano non si può tralasciare anche l’opportunità di risparmio che rappresenta e verso la quale gli italiani sono comunque attratti (56%).
Una certa dose di praticità e un nuovo ordine di scelte di spesa trovano nell’economia dell’usato la soluzione che consente di fare un acquisto consapevole e vantaggioso.
Non solo risparmio, ma anche convenienza perché con lo stesso budget spesso si possono trovare modelli dalle prestazioni migliori rispetto a un modello base nuovo se parliamo ad esempio di oggetti hi-tech.