PALERMO – Resta aperto il caso della morte di Francesco Biagiotti, il 54enne che si è tolto la vita, a settembre 2020, nel reparto di Psichiatria dell’ospedale civico di Partinico (Palermo), dove sarebbe dovuto essere sorvegliato a vista.
A stabilire la continuazione delle indagini è stato il G.I.P. Marco Gaeta che ha accolto l’opposizione presentata dai congiunti della vittima contro la richiesta di archiviazione del procedimento penale formulata dalla procura di Palermo.
La ricostruzione del suicidio
La notte del 12 settembre 2020, intorno alle 3,20, Biagiotti è stato trovato impiccato alle grate del balcone esterno alla sua camera, nel reparto dov’era ricoverato. A lanciare l’allarme è stato un infermiere, durante un giro di controllo dei pazienti.
Non era la prima volta che il paziente psichiatrico tentava il suicidio: l’ultima volta che il 54enne aveva cercato di farla finita, senza però riuscirci, era stata il precedente 10 settembre; in quell’occasione i carabinieri della locale stazione l’avevano fermato in tempo convincendolo a farsi aiutare dai sanitari del 118.
Era stato quindi ricoverato nell’unità operativa Servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Gli era stato diagnosticato il “tentativo di suicidio in paziente con deflessione timica“.
Numeri utili
Come sempre, vi ricordiamo che sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per ricevere supporto e aiuto psicologico:
- Telefono Amico 199.284.284;
- Telefono Azzurro 1.96.96;
- Progetto InOltre 800.334.343;
- De Leo Fund 800 168 678.
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