SICILIA – Si rafforza, con il potenziamento della Rete oncologica siciliana (Reos), il patto di salute tra il Sistema sanitario regionale e i cittadini. La svolta, con l’offerta di nuovi percorsi terapeutici e nuovi servizi alla popolazione, è stata presentata oggi a Palermo, allo Steri, nel corso di un seminario organizzato dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato della Salute.
“Lo sviluppo della Rete oncologica siciliana – dice il presidente della Regione Renato Schifani – si traduce nella possibilità, offerta ai cittadini, di accedere alle cure migliori su tutto il territorio regionale in modo uniforme ed equo. Questo, inoltre, permetterà ai pazienti di essere curati vicino alla propria casa, ai propri cari, riducendo in modo sensibile il fenomeno della migrazione sanitaria“.
In particolare, oltre ai nuovi percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), l’incontro allo Steri è servito per mostrare agli addetti ai lavori e al pubblico la nuova sezione del portale “Costruire Salute” dedicata alla Reos. Un insieme di pagine in cui si possono trovare tutte le informazioni necessarie per la prevenzione e la cura e dove è possibile consultare una mappa interattiva della Sicilia. Una volta selezionata la patologia tumorale di riferimento, saranno visualizzati tutti i centri presenti sul territorio regionale per l’assistenza di quel particolare tipo di tumore. All’individuazione del centro, corrisponderanno anche l’indicazione del referente della struttura e le indicazioni stradali per raggiungere il luogo nel minor tempo possibile.
“Oggi – dice l’assessore alla Salute Giovanna Volo, intervenuta nel corso del seminario – segniamo il raggiungimento di un obiettivo importantissimo. Attraverso la Reos costruiremo una stretta sinergia tra strutture sanitarie e territorio. Quest’ultimo, infatti, dovrà farsi carico della cura di pazienti oncologici in fase di remissione che non necessitano di assistenza ad alta intensità. Il nostro obiettivo è quello di includere nel sistema tutte le componenti della sanità”.
“La Rete oncologica siciliana – aggiunge l’assessore alla Famiglia Nuccia Albano – deve rispettare le linee guida nazionali, garantire gli utenti con percorsi diagnostici uguali a quelli delle regioni più avanzate, evitando così il ricorso a cure fuori dall’Isola che, da un lato, incidono sull’economia delle famiglie e, dall’altro, costituiscono un danno psicologico per i pazienti che devono affrontare viaggi lontani dagli affetti più cari”.