SIRACUSA – “Nelle stesse ore in cui Siracusa si colorava di bandiere, striscioni e vessilli istituzionali in difesa dello sviluppo economico ed industriale del nostro territorio, nessuna garanzia concreta per la continuità produttiva e occupazionale della Lukoil proveniva dal contemporaneo incontro fissato al ministero.
Il Tavolo ministeriale ha rinviato la decisione ad un ulteriore tavolo con l’Europa e a un altro passaggio con SACE. E intanto lo spettro di una chiusura della Lukoil si avvicina sempre di più e con esso si complica sempre più il destino occupazionale di migliaia di lavoratori“, lo dicono Cgil e Cisl di Ragusa e Siracusa.
“Il conto alla rovescia è già partito per la Lukoil e per tutto il nostro apparato industriale. Noi non staremo a guardare, né faremo da stampella a nessuno. La grande manifestazione di ieri e lo sciopero generale di tutti i lavoratori dell’area industriale segna solo il primo il passo della protesta e della nostra rivendicazione“, concludono.
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