PALERMO – L’aumento dei costi della luce e del gas sta colpendo tutta l’Italia e questa mattina si è svolta la manifestazione contro il caro energia a Palermo. Il raduno è iniziato in piazza Croci e sono scesi in strada oltre 2mila persone tra cui cittadini, sindacati e imprenditori.
Tra i presenti anche Angelo Conti, due volte sindaco di Valledolmo. In testa al corteo lo striscione “Diamo luce alla Sicilia. Stop al caro energia“.
Molte persone hanno portato con sé e sventolato le bollette quadruplicate dell’ultimo periodo. Sono anche intervenuti Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia: “Le ragioni della manifestazione di oggi contro il caro-energia stanno particolarmente a cuore anche al sistema degli enti locali. È bene ricordare che la crisi legata all’aumento dei costi dell’ elettricità e del gas colpisce doppiamente i comuni che, da un lato, stanno sopportando maggiori ed insostenibili costi che gravano sui bilanci e, dall’altro, risentono indirettamente della grave crisi che sta colpendo il mondo delle imprese e che sta impoverendo i cittadini anche in considerazione del fatto che si registra una minore riscossione dei tributi locali, in special modo della Tari“.
“Siamo convinti – aggiungono – che nel breve periodo occorrano interventi urgenti di sostegno a cittadini, imprese e comuni e che non potendo bastare, in prospettiva, aiuti e ristori si renda necessario favorire una strategia regionale sull’approvvigionamento energetico e su misure che incentivino investimenti che negli enti locali siano in grado di rafforzare la capacità amministrativa e favoriscano l’impiego delle risorse per investimenti” concludono.
Cosa chiedono i manifestanti?
I sedici punti della piattaforma rivendicativa:
- Applicazione immediata e reale di un tetto al prezzo dell’energia;
- moratoria di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi per le rate delle bollette in scadenza entro il 31/12/2023;
- ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a giugno 2023;
- incremento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 30% al 50% e l’introduzione di un meccanismo finalizzato allo slittamento del termine per l’utilizzo dello stesso credito d’imposta legato all’energia, ma anche al gas (ex art.1 DL 144 del 23/9/2022 co.1-4);
- finanziamenti a tasso agevolato alle imprese per fare fronte alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica;
- promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete;
- sospensione dei distacchi per morosità;
- ristoro per le PMI utilizzando le risorse regionali disponibili sull’attuale programmazione per creare nuova liquidità atta a compensare il peso del costo energetico già sostenuto;
- azzeramento degli oneri generali di sistema almeno per il primo semestre 2023 e, a regime, la riforma strutturale della bolletta attraverso la traslazione, anche parziale, degli oneri generali di sistema sulla fiscalità generale e la previsione della redistribuzione del carico contributivo al sistema degli oneri tra le diverse categorie di utenti sulla base degli effettivi livelli di consumo;
- prelievo di solidarietà sugli extra-profitti – per tutta la durata dell’emergenza – delle imprese di vendita di energia ai fini dell’abbattimento delle bollette delle Pmi e rafforzamento dell’attività di verifica di eventuali speculazioni su forniture di energia erogata; riforma del mercato elettrico e del gas con l’obiettivo di favorire meccanismi più efficienti e meno onerosi nella formazione del prezzo;
- stabilizzazione delle agevolazioni relative agli ecobonus nel prossimo quinquennio in modo da implementare la produzione da fonti totalmente rinnovabili;
- aumento del valore dei bonus energetici e allargamento della platea dei beneficiari attraverso l’innalzamento del tetto Isee; promozione e sviluppo delle Comunità energetiche;
- credito d’imposta per tutto il 2022 e il primo semestre 2023 per l’acquisto del carburante agricolo;
- un adeguato e immediato programma di promozione per l’ortofrutta che ha subito notevoli cali di vendita.