Regione, per la Corte dei Conti c’è un anomalia sull’accordo con Roma per spalmare il disavanzo

Regione, per la Corte dei Conti c’è un anomalia sull’accordo con Roma per spalmare il disavanzo

PALERMO – L’accordo tra Stato e Regione siciliana per spalmare il disavanzo della Regione in 10 anni anziché in tre è giunto fuori tempo limite.

Per questo motivo, come rivela oggi “Il Giornale di Sicilia“, le cifre utilizzate negli ultimi due anni sarebbero “sub iudice” e sotto il vaglio della Corte dei conti, che tra i rilievi che ha sollevato in vista del giudizio di parifica del rendiconto, previsto a dicembre, ribadisce quella che ritiene di fatto un’anomalia.

I rendiconti 2019 e 2020 con la relativa rateizzazione del disavanzo, sostiene la Corte, non potevano essere approvati secondo questo schema. Dopo questa prima fase di rilievo, adesso si apre il confronto con la Regione.

Dagli uffici dell’Assessorato all’Economia fanno notare che la norma successiva, che fissa i nuovi criteri da cui discende la rateizzazione, sostituisce la precedente e si sovrappone in termini di effetti che produce e che quindi, specie per quel che riguarda il rendiconto 2020, la procedura si ritiene salvaguardata.

Il patto con Roma per diluire negli anni il pesante disavanzo dell’ente era stato siglato per liberare risorse all’amministrazione regionale e consentire maggiore liquidità. Adesso con l’esame dell’avvio della spalmatura finito nel mirino della Corte tutto torna in discussione.

Foto di repertorio