ACIREALE – Un abbraccio simbolico tra il Comune di Acireale e l’associazione “Guardastelle”. Simbolico ma anche reale e spontaneo, come quello avvenuto tra il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Palmina Fraschilla, e l’attore Rosario Scavo.
È questa l’immagine più significativa della conferenza stampa dell’associazione “Guardastelle” di Paolo Filippini che si è tenuta nella sala “Pinella Musmeci” della Villa Belvedere.
Al centro del dibattito l’imminente viaggio che l’associazione dovrà affrontare. Infatti, il prossimo 30 ottobre i giovanissimi attori “Guardastelle” porteranno in scena a Zurigo lo spettacolo “Rosso: la bottega dei bottoni”, una favola magica che racconta la bellezza della diversità, l’amore per il prossimo e i legami che si possono cucire tra gli esseri umani.
Oltre trenta ragazzi normodotati e con disabilità di Acireale saranno accompagnati dagli educatori dell’associazione e da un consistente gruppo di genitori a Uster, in Svizzera.
“Partiremo il 27 e torneremo il 31. Lì è tutto organizzato – ha spiegato il presidente dell’associazione, Paolo Filippini – e i ragazzi hanno la gioia nel cuore e la valigia pronta per andare a Zurigo a portare Rosso”.
A fare gli onori di casa, portando i saluti del sindaco Stefano Alì, assente per incombenze istituzionali, è stato il vicesindaco Fraschilla. “I Guardastelle – ha dichiarato durante i saluti – li seguo da anni e credo che Paolo e i ragazzi siano grandiosi perché quello che riescono a trasmettere dal punto di vista emotivo è qualcosa che bisogna assolutamente vivere partecipando e condividendo con loro le emozioni. Purtroppo, nella società civile spesso vengono escluse automaticamente alcune persone. Ci deve essere qualcun altro che li include. Negli spettacoli di “Guardastelle” l’inclusione è vera e non c’è alcuna distinzione”.
Presenti anche l’assessore comunale alla Cultura Fabio Manciagli e la dirigente di un Istituto acese prof.ssa Alfina Bertè. “La vera inclusione la fa l’arte. La fanno i progetti di teatro. Queste attività uniscono le persone le quali, stando insieme, riescono ad abbattere tutte le barriere, culturali e fisiche. Insieme riescono a creare uno spettacolo che allieta il pubblico, ma che lancia anche un messaggio forte: quello dell’uguaglianza e della parità dei diritti. Noi siamo orgogliosi di poter portare questo messaggio anche a Zurigo grazie ai Guardastelle”.
A sottolineare il ruolo di ambasciatori della cultura dei Guardastelle è stato proprio l’assessore Manciagli, il quale ha portato il gagliardetto del Comune, poi, affidato dal vicesindaco Fraschilla ai ragazzi dell’associazione che avranno il compito di donarlo alla comunità che li ospiterà in Svizzera. Comunità guidata da don Salvatore Lavorato, parroco della cittadina in provincia di Zurigo, anch’egli presente alla conferenza stampa. “Appena ho conosciuto Paolo – ha dichiarato don Salvatore – e ho capito quello che faceva, ho detto: i ragazzi devono venire a Zurigo, perché la Svizzera deve vedere quello di cui sono capaci”.
Durante i lavori sono stati resi noti anche i vari progetti che “Guardastelle” ha in cantiere con diverse scuole del territorio. “Quando ‘Guardastelle’ mi ha invitata al tavolo dei relatori della conferenza stampa – ha dichiarato la prof.ssa Bertè – mi sono chiesta: ‘Ma perché io?’, ma mi sono resa conto che dovevo rappresentare la scuola pubblica, la scuola della Repubblica. Una scuola accogliente e inclusiva, che non lasci indietro alcuno, proprio come i ‘Guardastelle’. Molti degli attori dell’associazione frequentano il mio Istituto ed è giusto che l’azione educativa portata avanti dall’associazione continui durante le ore scolastiche. Per questo abbiamo messo in atto un vero e proprio patto educativo”.
A conclusione della conferenza, è stata ricordata la possibilità di contribuire al viaggio dei “Guardastelle” attraverso l’iniziativa “Un bottone per Zurigo”. Si tratta di una raccolta fondi a cui è possibile partecipare, attraverso il sito. “Se siete interessati ad unirvi a questo percorso contribuendo alla nostra causa – ha dichiarato Filippini – ne saremo lieti. Il vostro gesto, grande o piccolo che sia, farà comunque la differenza”.
È stato ricordato, infine, l’appuntamento del prossimo 21 ottobre, al Teatro Ambasciatori di Catania, dove i “Guardastelle” porteranno in scena lo stesso spettacolo previsto per Zurigo.