ENNA – “Sono stato minacciato“: queste le parole del francescano Rosario Buccheri, il cappellano del carcere di Enna arrestato mentre consegnava un panetto di hashish a un detenuto.
Buccheri si è giustificato così nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi davanti al gip Giuseppe Noto. Presente anche il pm Michele Benintende e Nino Grippaldi nel ruolo di legale del frate.
L’uomo, di 59 anni, è un ex carabiniere divenuto frate nel 2002. Sulle sue spalle grava anche un precedente per furto di materiale militare.
In base a quanto emerso dalle sue dichiarazioni, il cappellano sarebbe stato intimidito senza avere poi il coraggio di denunciare le minacce. “Ho fatto una stupidaggine, avrei dovuto informare i miei superiori“, ha raccontato ai magistrati.
Sospeso dall’ordine dei francescani, Buccheri ha spiegato che i 35mila euro in contanti trovati nella sua cella del convento sarebbero tutti tracciabili: una parte del denaro proverrebbe da una donazione familiare.
Rinvenute anche armi, sulle quali però il frate non avrebbe dato molte spiegazioni, limitandosi ad affermare che gli sono state regalate da un amico palermitano.
Gli inquirenti indagano intanto anche sui pizzini che, ritrovati nell’abitazione del frate, contenevano indicazioni destinate agli ex detenuti per far sapere loro a chi avrebbero potuto rivolgersi in caso di esigenza.
Il giudice deciderà se Buccheri dovrà restare in carcere o se potrà andare agli arresti domiciliari.
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