AGRIGENTO – Salvo grazie all’SOS lanciato in strada dalla figlia di 11 anni e al pronto intervento dei vicini di casa.
È la storia di un uomo di 47 anni colpito da arresto cardiaco a Casteldebole, prima periferia di Bologna, condivisa oggi all’ospedale Maggiore in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’edizione bolognese di “Viva!”, la settimana di sensibilizzazione per la rianimazione cardiopolmonare.
La storia, a lieto fine, è quella di Giuseppe Daniele Fortunato, originario di Agrigento. Lo scorso 5 ottobre il 47enne si trovava a casa quando, dopo cena, si è sentito male, mentre la moglie Daniela e la figlia si stavano preparando per la notte.
La donna e la bambina lo hanno trovato steso sul divano, tremante e irrigidito. La moglie ha allertato il 118 alle 22,27 e nel frattempo ha mandato la figlia a chiedere aiuto ai vicini.
Le grida disperate della piccola hanno allertato i condomini e i residenti della zona. Sono accorsi in due, Pasquale e Andrea.
Seguendo le indicazioni dell’operatore sanitario in contatto telefonico, Andrea ha eseguito la rianimazione cardiopolmonare per 9 minuti, fino all’arrivo dell’auto-medica del 118. Con il supporto del defibrillatore, i soccorritori sono riusciti a far ripartire il cuore di Giuseppe, che è poi stato trasferito in Cardiologia all’ospedale Maggiore di Bologna.
Ora sta bene, è ancora ricoverato in reparto, per accertare le cause dell’arresto cardiaco.
Nei corridoi di cardiologia il signor Fortunato oggi ha potuto riabbracciare, con commozione e gratitudine, il suo vicino di casa Andrea: “Il coraggio della bimba che è venuta in strada a chiedere aiuto ci ha fatto allertare – racconta Andrea – È stata la prima volta per me, ho fatto quello che potevo ed è andata bene, tanta paura, eravamo tutti in ansia, poi felici quando abbiamo saputo che stava bene“.
Emozionata la moglie Daniela che ringrazia tutti “perché adesso lui è qui con noi” e la figlia: “Ho urlato, volevo chiamare solo un vicino, ma alla fine è arrivato tutto il vicinato“.