Catania, avvocati a confronto sul “progetto Territorio”

Catania, avvocati a confronto sul “progetto Territorio”

CATANIA – Si è tenuta oggi a Catania l’assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura. Sono convenuti nella splendida cornice dell’hotel Santa Tecla Palace i delegati dell’O.U.A., Organismo politico degli Avvocati di Catania.

L’iniziativa si colloca nell’ambito del “progetto Territorio” teso a far conoscere l’Organismo e la sua attività nei singoli distretti. L’assemblea è stata preceduta da un interessante convegno organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Catania che ha visto la partecipazione di tutti i vertici nazionali dell’avvocatura uniti nell’intento di promuovere iniziative a favore della professione forense, con l’avv. Mirella Casiello, presidente O.U.A., l’avv. Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense e l’avv. Luciano Nucci, presidente della Cassa di Previdenza Forense.

Tutti hanno esposto nelle rispettive prospettive lo stato della professione e le più importanti sfide che l’avvocatura unita dovrà affrontare alla luce delle recenti riforme. Sono poi intervenuti, l’avv. Diego Geraci, consigliere CNF, sull’istituto della negoziazione assistita, anche sotto il profilo deontologico e della responsabilità contrattuale; l’avv. Giulio Pignatiello, componente del C.D.A. di Cassa Forense sulle principali novità in materia di previdenza e assistenza; ed infine l’avv. Angelo Massimo Perrini, delegato O.U.A., che ha relazionato sulle criticità del D.D.L. concorrenza, con particolare riferimento alle innovazioni in materia di R.C. Auto.

I lavori sono stati introdotti dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catania, avv. Maurizio Magnano di San Lio che ha rivolto un sentito ringraziamento ai vertici e alla delegata O.U.A. del distretto della Corte d’Appello di Catania, avv. Carla Pappalardo, per l’impegno profuso nell’organizzazione del convegno e dell’assemblea itinerante dell’O.U.A.

Nell’assemblea di domani 4 luglio, aperta a tutti gli avvocati, verranno discussi gli ultimi provvedimenti emanati dal governo, che hanno già suscitato notevoli critiche da parte dell’avvocatura, in particolare il D.L. 83/2015 e l’indiscriminato ricorso ai decreti in materia di giustizia.