CATANIA – Chi è passato dal Corso Italia, nel tardo pomeriggio di martedì 16 agosto, giornata di San Rocco, ha assistito a qualcosa di inimmaginabile sino a qualche mese fa: il sagrato della , pieno di fedeli che assistevano alla Santa Messa in un gio rno feriale accompagnati dai cagnolini di tutte le razze e dimensioni che aspettavano di essere benedetti.
Il 16 agosto, infatti, si festeggia San Rocco, santo raffigurato con accanto un cagnolino, un fedele amico che lo aiutò quando si ammalò di peste, portandogli del pane e tenendogli compagnia. Fra i santi, San Rocco di Montpellier, durante la pandemia del Covid, è stato il più invocato.
Padre Roberto Catalano, insieme a Carmelo Rizzo, aspirante diacono permanente, sta cercando di costruire per i parrocchiani di Cristo Re una chiesa, che non sia semplicemente un edificio, ma una comunità di ascolto e accoglienza.
Per far ciò bisogna partire dalle piccole cose, come l’amore per i nostri amici animali dei quali Padre Roberto ha sottolineato il senso di “fedeltà” verso i loro umani, non dimenticando di dire che “il nostro amore per loro non deve mai sostituire quello verso i nostri fratelli e sorelle”.
È stata una celebrazione piena di gioia sia nei fedeli che nei celebranti, alle volte interrotti da abbaiate, ma al momento della benedizione è sceso un rispettoso silenzio da parte dei cani, quasi a voler smentire di essere meno intelligenti di noi umani, come – purtroppo – qualcuno ancora pensa qualcuno.