CATANIA – In relazione ai disordini avvenuti nei mesi scorsi nel piazzale antistante il “Bowling” sito al Viale Kennedy, quando due gruppi di diversi giovani hanno partecipato a un’accesa rissa, il Questore di Catania, ha emesso sette misure di prevenzione del divieto di accesso al locale in cui si è verificata la lite e vie limitrofe e di stazionamento nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti, a carico dei coinvolti, alcuni di Catania, altri della provincia di Siracusa, per 1 anno, a carico di sette persone di età compresa dai 24 ai 30 anni e un 37enne.
La decisione è stata presa alla luce dell’esito degli accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine, valutata la pericolosità sociale del comportamento, al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare il ripetersi di ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’incolumità dei giovani avventori dei locali della “movida” catanese.
Il Divieto è stato esteso a tutti i locali pubblici ricadenti nella medesima zona, indicati nel Daspo.
In particolare, nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore di Catania per contrastare la “mala-movida”, alcune pattuglie delle Volanti, allertate dai cittadini tramite diverse segnalazioni pervenute su linea 112, sono intervenute nel viale Kennedy, nel piazzale antistante il Bowling, dove sono stati identificati alcuni giovani, tra cui alcuni di altra provincia, che presentavano vistose ferite conseguenti ad una violenta colluttazione, scaturita da futili motivi, che avevano avuto poco prima con un gruppo di giovani catanesi.
Grazie alla visione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza presenti sul posto, e a un appartenente alle Forze dell’Ordine che, libero dal servizio, si trovava nella zona del locale, sono stati identificati tutti i partecipanti alla rissa che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
Come previsto dalla recente normativa del Decreto Legge 130/2020, volta a tutelare la sicurezza di determinati luoghi pubblici o aperti al pubblico e contrastare episodi di violenza, di disordini all’interno o davanti a locali pubblici, è stato applicato il c.d. Daspo Willy (dal nome dello sfortunato ragazzo rimasto vittima a settembre 2020 di un pestaggio davanti ad un bar di Colleferro) cioè il divieto di accedere ai locali e stazionare nei luoghi antistanti.
L’eventuale violazione comporta una sanzione penale, infatti è punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 mila a 20 mila.
Foto di repertorio