Ennesima aggressione al carcere di Caltagirone: poliziotto penitenziario preso a pugni da un detenuto

Ennesima aggressione al carcere di Caltagirone: poliziotto penitenziario preso a pugni da un detenuto

CALTAGIRONE – Il carcere di Caltagirone, ancora una volta, si trova a essere teatro di aggressioni nei confronti del personale di Polizia penitenziaria.

Ieri mattina un detenuto di nazionalità italiana, apparentemente tranquillo, avrebbe reagito in modo scomposto e, senza motivazione, avrebbe sferrato un pugno a un Poliziotto penitenziario.

Dopo aver fruito regolarmente di colloqui con i familiari, mentre era riaccompagnato nella sezione dove era allocato, senza nessun motivo, sferra un pugno all’Assistente Capo Coordinatore C.V., addetto all’accompagnamento detenuti ai colloqui con familiari, fortunatamente senza gravi conseguenze. Numerosi e gravi sono stati gli episodi che hanno visto il coinvolgimento di detenuti in risse, evasioni e aggressioni.

Un altro episodio di violenza, un’altra vile azione condotta contro la Polizia penitenziaria, un episodio portato a termine contro l’Assistente Capo Coordinatore mentre svolgeva la propria ordinaria attività, il pronto intervento dei colleghi ha evitato il peggio, dato che il detenuto con violenza si è scagliato contro.

Numerosi sono gli avvenimenti, quasi quotidiani, nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, l’azione – dice Rosario Mario Di Prima, Coordinatore Nazionale del SiNAPPe evidenzia il continuo attacco alla sicurezza della Polizia penitenziaria da parte dei detenuti, che scaricano le loro violenze nei confronti del personale. Le azioni di violenza spesso sono determinate dalla non tolleranza alle regole penitenziarie e ancor peggio per ottenere un trasferimento se la sede ove sono ristretti, determinati detenuti, non è di loro gradimento“.



Va tutta la nostra solidarietà direttamente al collega che ha subito l’aggressione e a tutto il personale di Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Caltagirone che seppur oggetto di azioni di violenza riesca a garantire con capacità la sicurezza e la presenza dello stato all’interno del penitenziario“, prosegue.

Il SiNAPPe rappresenta il proprio disappunto sui ritardi con cui sono presi provvedimenti nei confronti di chi si macchia di minacce e aggressioni, facendo sì che le richieste non soddisfabili di questi soggetti divenga un altro deterrente a usare violenza contro la Polizia penitenziaria.

Pur in una situazione di grave carenza di personale presso il carcere di Caltagirone, l’immediata azione del personale di Polizia penitenziaria – prosegue Di Prima – ha evitato il peggio. La situazione organica al carcere di Caltagirone costringe il personale di Polizia penitenziaria a operare in situazioni di difficoltà, riuscendo sempre a dare il meglio della propria professionalità“.

Foto di repertorio