Bollette, in arrivo ulteriori misure contro i rincari: nuovi requisiti ISEE per richiedere i bonus

Bollette, in arrivo ulteriori misure contro i rincari: nuovi requisiti ISEE per richiedere i bonus

ITALIA – Il Consiglio dei ministri ha approvato, il 30 giugno scorso, un nuovo decreto bollette che prevede lo stanziamento di ulteriori tre miliardi di euro per la proroga di alcune misure di contenimento ai costi di energia elettrica e gas.

Tra le misure troviamo:

  • l’annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema (quindi i costi per le attività di interesse generale che interessano il quadro elettrico nazionale) delle utenze domestiche e non;
  • la riduzione dell’Iva delle bollette per il gas al 5%.

In arrivo anche nuovi fondi per il bonus sociale per le famiglie con redditi bassi, che sarà riconosciuto anche per il primo trimestre 2022.

Decreto bollette, ok del Parlamento

Con il via libera del Senato del 21 aprile scorso il Parlamento è stato convertito in legge il “Decreto Bollette” (testo completo al seguente link Pdf) che contiene una serie di aiuti e “sconti” per alleggerire i costi di luce e gas che famiglie e imprese devono sopportare.

Nel testo c’è anche l’azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre del 2022 e il taglio dell’Iva sul gas.

I fondi stanziati sono pari a circa 8 miliardi, 5,5 dei quali destinati a combattere il caro bollette, mentre i restanti vanno a sostegno delle filiere produttive per calmierare i costi delle bollette energetiche ed evitare in futuro altre crisi.

Il decreto ha previsto anche una serie di agevolazioni per la filiera dell’autotrasporto e per il settore del fotovoltaico.

Nella Legge di bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) il governo aveva già istituito un fondo per contenere gli aumenti delle bollette energetiche e sostenere le imprese e le famiglie italiane: il cosiddetto Bonus sociale luce e gas.

Azzeramento oneri generali bollette e gas

Il Cdm del 30 giugno scorso ha prorogato anche per il terzo trimestre del 2022, l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per:

  • le utenze domestiche e non in bassa tensione (potenza fino a 16,5 kilowatt);
  • le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5kW (anche per media e alta/altissima tensione) oppure per illuminazione pubblica o ricarica di veicoli elettrici.

Tra le nuove misure approvate nel secondo decreto bollette troviamo anche:

  • Iva al 5% per le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriale;
  • mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale.

Il compito di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri verrà affidato ad Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Sarà inoltre prevista una rendicontazione periodica, facendo distinzione tra i comparti di elettricità e gas, di pari passo con nuovi provvedimenti di contenimento dei costi.

Il decreto rafforza anche il bonus sociale elettrico e gas per il terzo trimestre, inoltre le bollette in emissione conterranno l’avvertenza del diritto a fruirne per chi è nelle fasce Isee 8mila e 12mila previa la presentazione di richiesta Isee.

Riduzione aliquota Iva

L’aliquota Iva per le somministrazioni di gas metano viene ridotta al 5% sia per gli usi civili che per quelli industriali per i mesi di aprile, maggio e giugno 2022.

Per le somministrazioni contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’aliquota verrà applicata agli importi derivanti dal ricalcolo effettuato sulla base dei consumi effettivi, anche in percentuale, per il trimestre aprile-giugno prossimo.

Credito d’imposta

Il primo trimestre del 2022 si è contraddistinto per i numerosi aumenti dei costi dell’energia (+30% rispetto al 2019).

Per questo il governo ha previsto per le imprese energivore un contributo straordinario a compensazione parziale dei maggiori oneri.

L’agevolazione sarà erogata sotto forma di credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute per l’energia acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022.

Per le imprese a forte consumo di gas naturale, anche loro colpite dai forti aumenti, è stato predisposto un credito d’imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas nel secondo trimestre 2022, per gli usi energetici diversi da quelli termoelettrici, nel caso in cui il prezzo di riferimento del gas naturale abbia subìto un aumento superiore al 30% rispetto al prezzo medio dello stesso periodo dell’anno 2019.

Autotrasporto

Per promuovere una maggiore sostenibilità d’esercizio, il governo ha aumentato di 25 milioni le spese per il trasporto di merci su strada per tutto il 2022, sia per compensare gli effetti dei rincari energetici, sia per la deduzione forfetaria di spese non documentate.



Anche per l’autotrasporto è stato predisposto un credito d’imposta pari al 15% del costo di acquisto, per un massimo di spesa di 29,6 milioni, al netto dell’Iva, dell’AdBlue, indispensabile per la trazione di quei mezzi.

Si tratta di un additivo iniettato nei gas di scarico dei motori diesel che riduce le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico, il cui prezzo è cresciuto con l’aumento del prezzo del metano, necessario per produrlo.

Gli incentivi saranno rivolti:

  • alle imprese dell’autotrasporto con sede legale in Italia;
  • alle attività di logistica e trasporto delle merci per conto di terzi con mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI (Euro VI/C, Euro VI/B, Euro VI/A) ed Euro V a bassissima emissione di gas inquinanti.

Impianti solari fotovoltaici e termici

Tra gli incentivi per diminuire i consumi di energia dalle fonti fossili non potevano mancare gli aiuti al settore del fotovoltaico.

La novità più importante riguarda l’estensione del campo di applicazione del modello unico semplificato per gli impianti fotovoltaici e termici con potenza superiore a 50 kilowattora fino a un massimo di 200 kW (già previsto per quelli più piccoli fino a 50kW sui tetti degli edifici).

Per le imprese del Sud (Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) il governo ha inoltre dato il via libera a un credito d’imposta da utilizzare per interventi volti ad attivare o aumentare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e per altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica.

Nel decreto, inoltre, è stato istituito un Fondo rinnovabili per le Pmi di 267 milioni di euro per aiutare le imprese a realizzare impianti fotovoltaici fino 200 kW di potenza attraverso l’erogazione di contributi in conto capitale a fondo perduto.

Infine, le aziende che installano impianti fotovoltaici sul tetto per produrre energia in maniera autonoma potranno accedere all’ultimo conto energia, una serie di tariffe agevolate concordate con il Gestore dei servizi energetici che si abbassano con il crescere della potenza installata, per impianti di potenza compresi tra 20 kW e 100 KW.

Confcommercio: “provvedimento nella giusta direzione, ma ancora insufficiente”

Un provvedimento che si muove nella giusta direzione perché mira a mitigare nel trimestre in corso parte degli aumenti di energia elettrica e gas stanziando risorse considerevoli. Però non è ancora sufficiente perché si limita al trimestre”. 

Così Pierpaolo Masciocchi, responsabile Ambiente, utilities e sicurezza di Confcommercio, per il quale siamo lontani dal poter ammortizzare i costi energetici extra sulle imprese del terziario, “un impatto drammatico di 30 miliardi di euro pari al +160% annuo”.

Di qui la richiesta di Confcommercio di superare l’ottica delle misure di emergenza, che sterilizzano gli oneri di sistema temporaneamente, in favore di misure strutturali: “Noi chiediamo l’annullamento degli oneri perché – spiega Maschiocchi – non è corretto che siano le imprese a pagare gli oneri legati allo smantellamento delle centrali”.

“I nostri settori sono fortemente impattati dal caro energia e dal caro materie prime. Noi tentiamo di ‘internalizzare’ il maggior costo ma alla fine è inevitabile che si vada a scaricare sul quello dei prodotti, lo stiamo vedendo con l’aumento dell’inflazione”, continua il responsabile Ambiente, utilities e sicurezza di Confcommercio.

In ogni caso nel prossimo decreto taglia prezzi, in via di conversione, “è stato allargato il credito d’imposta, che sarà previsto non solo per le imprese energivore ma anche per le altre imprese che hanno subito incrementi dei costi energetici, una misura chiesta fortemente da Confcommercio”.

Nel provvedimento, però, “bisogna rafforzare gli interventi contro il caro carburante prevedendo un credito d’imposta per compensare l’aumento del prezzo industriale del gasolio ed estendere la riduzione dell’Iva al 5% per il metano da autotrasporto”.

Nuovi requisiti ISEE Bonus bollette 2022

Per poter accedere ai Bonus bollette 2022 è necessario possedere determinati requisiti. Innanzitutto il beneficiario deve trovarsi in una situazione di disagio economico, ossia deve:

  • appartenere a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 12mila euro (solo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022, altrimenti il limite è di 8.265 euro);
  • appartenere a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20mila euro;
  • appartenere a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Inoltre, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale con tariffa per usi domestici, o in alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale per uso civile e attiva.

Come ottenerlo

Il riconoscimento dei bonus bollette 2022 avverrà in maniera automatica, occorrerà tuttavia presentare ogni anno la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per l’accesso a una prestazione sociale agevolata.

I bonus scattano in automatico anche per i nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, per il quale occorre comunque richiedere l’Isee annualmente.

In caso di esito positivo delle verifiche, il bonus viene erogato:

  • in bolletta sotto forma di sconto in caso di fornitore dirette;
  • tramite bonifico domiciliato per le forniture centralizzate.