CATANIA – Nella bellissima cornice del Palazzo della Cultura si è tenuta la cerimonia di chiusura dei festeggiamenti per il 75esimo anniversario del CUS Catania.
Una vera serata di gala, in co-organizzazione con il Comune di Catania, presentata da Salvo La Rosa che ha intrattenuto il pubblico presente con la riconosciuta verve e grazie anche alla presenza sul palco di due grandi artisti catanesi come Giuseppe Castiglia e Mario Venuti, accompagnato quest’ultimo da Tony Canto.
La serata è stata l’occasione per premiare personaggi di spicco dello sport nazionale che hanno legato e legano il loro nome a quello del CUS. Fra questi, Filippo Di Mulo, Andrea Lo Cicero, Paolo Pizzo, Mino Ferro, Nello Greco e Sonia Scalia.
L’evento si è aperto con i saluti del presidente del CUS Catania, Luigi Mazzone: “Chiudiamo questi festeggiamenti premiando i nostri campioni. Io spero che questi 75 anni non siano un semplice traguardo ma rappresentino l’inizio di un percorso che sia altrettanto luminoso e radioso per il nostro CUS Catania. Il senso di appartenenza è qualcosa di primordiale, dopo i bisogni primari abbiamo bisogno di appartenere a qualcosa e il CUS Catania crea senso di appartenenza per cui è questo il messaggio che mi sento di lanciare: il CUS appartiene a tutti”.
“Questo è il gran finale ma è anche una ripartenza – le parole del rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo. I 75 anni per poi puntare ai 100 e chissà quanti ancora. Un legame inossidabile tra CUS e Università di Catania e quindi anche con tutti i nostri studenti e le nostre studentesse. Speriamo davvero di avere ancora tanti atleti e tante atlete che contemporaneamente siano parte di questo CUS, facciano la storia d’Italia e nello stesso tempo studino nella nostra Università. Lo sport è fondamentale e il nostro ateneo lavora a fianco del CUS perché lo sport trionfi in questa città”.
I primi a essere premiati sono stati gli schermidori Mino Ferro e Paolo Pizzo che hanno ricevuto i loro riconoscimenti dalla madre e dalla moglie dell’eterno Angelo Arcidiacono.
“Grazie al Centro Universitario Sportivo ho potuto iniziare a far scherma. Ringrazio la famiglia del CUS perché per me, essere qui, è stato davvero motivo di orgoglio”, commenta Paolo Pizzo.
“Ho 60 anni e ho cominciato quando ne avevo 8 a fare scherma al CUS Catania quindi sono 52 anni dedicati a questo sport e a questa società con l’orgoglio di poter dire di far parte di una delle polisportive più importanti che ci sono a livello nazionale”, dichiara Mino Ferro.
A seguire è salito sul palco Filippo Di Mulo premiato per la sua carriera nell’atletica leggera dal rettore Francesco Priolo. “I successi e i risultati conseguiti li ho già messi alle spalle – ha detto Di Mulo – perché siamo già proiettati alla prossima stagione. Mi piace invece dedicare il mio pensiero al CUS Catania a cui vanno i miei auguri per questo importante anniversario”.
Poi il turno della campionessa di hockey Sonia Scalia, premiata dall’assessore comunale allo Sport, Sergio Parisi. “Per me è stato un onore indossare la maglia del CUS Catania – ha commentato sul palco Sonia Scalia-. È una società che mi ha dato tantissimo ed è per me una seconda famiglia, la mia seconda casa. Sono veramente onorata di averne fatto parte prima da atleta e adesso da socia”.
Premiato dal segretario generale del CUSI, Pompeo Leone, il campione di rugby Andrea Lo Cicero che ha detto: “Ritornare a essere premiato nella mia città, dopo il mio fine carriera nel 2013, fa tanto piacere. Rispetto ai CUS di altre città quello di Catania realmente gestisce i ragazzi in maniera esemplare seguendoli dall’inizio alla fine”.
L’ultimo a salire sul palco è stato Nello Greco che ha ricevuto il suo premio dall’assessore comunale alla Cultura, Cinzia Torrisi. “Il CUS Catania ha rappresentato l’inizio della mia carriera pallavolistica – ha spiegato Nello Greco – tra l’altro con un successo clamoroso grazie alla promozione in Serie A con un campionato da record. Ma devo ammettere che, pallavolo a parte, il CUS è sempre rimasto nel mio cuore”.
Le immagini video
Le foto
Foto e video di Filippo Sicarli e Maria Angela Cinardo