SICILIA – L’estate è ufficialmente iniziata ma non è tutto oro quello che luccica. Soprattutto per la Sicilia. I problemi non mancano e durante la “bella stagione” si amplificano ancora di più.
Parliamo di temperature elevatissime che rendono l’aria irrespirabile, rischio incendi all’ordine del giorno e, non per ultimo, la siccità che sta devastando l’intero pianeta e la nostra Isola in primis.
La Sicilia, infatti, è la Regione italiana con maggior rischio di desertificazione, di valore medio-alto, pari al 70% secondo i dati diffusi dall’Associazione italiana enti di bacino.
Emergenza idrica: che fare?
Connesso a tutto questo, affiora alla mente l’emergenza idrica, che è un problema che riguarda tutti da vicino, dato che l’acqua è una risorsa fondamentale per l’umanità e non va sprecata.
Secondo l’ultimo Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, nel 2030 il mondo potrebbe soffrire di una carenza idrica generale del 40%. Intervenire quanto prima è la giusta strada.
La disponibilità di acqua potabile si sta, infatti, progressivamente riducendo in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto e del riscaldamento globale ma anche per via dell’aumento del fabbisogno, dovuto alla crescita demografica e ai consumi crescenti dell’industria e dell’agricoltura, degli abusi e degli sprechi che ne facciamo e in conseguenza del suo deterioramento causato dall’impatto negativo di molte attività umane.
Decalogo del risparmio idrico
Prevenire, si sa, è meglio che curare. Ma c’è qualcosa – in concreto – che si può fare? La risposta è assolutamente sì: ciascuno può iniziare a dare un contributo riducendo gli sprechi e adottando delle semplici e buone pratiche quotidiane.
Vediamo il decalogo per il perfetto risparmio idrico:
- Fare lavatrici e lavastoviglie soltanto a pieno carico:
- questi elettrodomestici, seppur comodissimi, consumano tanta acqua a ogni lavaggio (80-120 litri), indipendentemente dal carico. Usarli solo quando necessario e a pieno carico consente un notevole risparmio di acqua, di energia e di soldi.
- Lavare le stoviglie, la frutta e la verdura in una bacinella e non in acqua corrente:
- un consiglio: per posate pentole e stoviglie in generale è buona norma usare l’acqua di cottura della pasta, che è un ottimo metodo sgrassante che può essere utilizzato insieme ai detersivi diminuendone così le quantità impiegate. Per le verdure, meglio usare un contenitore e lasciarle in ammollo, l’acqua corrente è da aprire solo per il risciacquo.
- Inserire nei rubinetti i dispositivi frangigetto e limitatori di flusso:
- il frangigetto diminuisce la quantità di acqua in uscita dal rubinetto senza diminuire la resa lavante o il comfort. Il costo è veramente irrisorio, si può acquistare in ferramenta e si monta in poco tempo sui rubinetti del bagno e della cucina.
- Chiudere i rubinetti mentre ci si rade, si lavano denti o altro:
- il rubinetto del bagno ha una portata di oltre 10 litri al minuto e lasciarlo aperto mentre si usa equivale a gettare via più di 30 litri d’acqua potabile.
- Installare e utilizzare lo sciacquone con lo scarico a doppio flusso:
- è buona norma regolare lo scarico del water: oltre il 30% dell’acqua che si consuma a casa esce dallo scarico del wc: ogni volta 10-12 litri. La cassetta dotata di doppio tasto o di regolatore di flusso permette di risparmiare decine di migliaia di litri in un anno.
- Scegliere di fare la doccia invece del bagno:
- riempire la vasca comporta un consumo di acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia: fare un bagno richiede oltre 150 litri d’acqua, la doccia tra i 40 e i 50 litri, se ci si ricorda di chiuderla quando ci si insapona. Inoltre, ogni minuto passato sotto la doccia comporta un consumo dai 6 a 10 litri d’acqua. Se poi viene installato anche un riduttore di flusso, allora il risparmio sarà ancora più consistente.
- Monitorare costantemente i consumi idrici:
- controllare periodicamente il contatore a rubinetti chiusi per verificare la presenza di eventuali perdite accidentali, riparando anche quelle apparentemente insignificanti. Una goccia che cade ogni 10 secondi sono 250 litri di acqua in un anno;
- come rilevare una perdita? Semplice: durante la notte occorre mettere sotto il rubinetto un contenitore e, l’indomani, vedere la situazione. È bene tenere a mente che un foro di un millimetro in un tubo può far perdere oltre 2.300 litri d’acqua potabile al giorno e, ancor peggio, potrebbe causare danni ai muri, solai e rivestimenti dell’abitazione.
- Mangiare in maniera consapevole e responsabile:
- occorre considerare oltre alla risorsa utilizzata direttamente anche quella impiegata per produrre gli alimenti (per 1 chilogrammo di carne bovina, per esempio, c’è bisogno di circa 15mila litri d’acqua);
- Evitare di lavare l’automobile troppo spesso o eventualmente farlo con un secchio senza acqua corrente:
- così facendo si risparmiano 100 litri d’acqua;
- come fare? Per prima cosa, si deve bagnare la carrozzeria, poi insaponare l’auto e risciacquarla: si otterrà un ottimo risultato con pochissima acqua utilizzata;
- Innaffiare il giardino e le piante con parsimonia e sempre dopo il tramonto:
- utilizzare acqua recuperata o piovana e sistemi a goccia. È consigliabile, inoltre, aggiungere abbondante pacciamatura per proteggere le piante da caldo e siccità. Il tramonto, tra l’altro, è il momento perfetto: l’acqua evapora più lentamente e ha il tempo di essere assorbita dalla terra.
Diffondere una cultura ambientale
Salvare, almeno in parte, il pianeta si può. Basta solo qualche accortezza in più. Perché non provarci e diffondere una vera e propria cultura ambientale?
La Terra ringrazierà e, se tutti lo facessimo, vivremmo sicuramente in un posto migliore e più salutare. Se non ci prendiamo noi cura del nostro posto nel Mondo, chi dovrebbe farlo?