PALERMO – Stringe mani e si concede ai selfie Giuseppe Conte, a Palermo per una tre giorni elettorale in Sicilia, che si concluderà dopodomani a Messina.
A Sferracavallo, borgata marinara di Palermo, il leader del M5s, accompagnato dai dirigenti siciliani del movimento, è stato accolto da una piccola folla.
“Il Pnrr? Direi che è stato costruito bene modestamente…, poi è stato completato. Mi sembra che sia bene impostato“, osserva Conte a chi gli chiede se esista il rischio di vanificare gli intenti con i quali è stato costruito il piano post-pandemia. “I soldi del Pnrr devono essere sfruttati per la transizione ecologica, per transitarci al futuro – dice – Il rischio più serio è che non riusciamo a spendere i soldi, poi bisognerà spenderli bene“.
Un giro a piedi con le persone che lo fermano, poi pranzo in una trattoria, affacciata sul mare, assieme ai candidati dei 5stelle al Comune di Palermo. Al suo tavolo il candidato sindaco per il centrosinistra, Franco Miceli. Brindisi tra i due, in camicia bianca, e applausi degli oltre 100 commensali che non perdono occasione per avvicinarsi e scambiare due parole con l’ex premier.
Nello stesso tavolo sotto tre ombrelloni il capogruppo del M5s all’Assemblea siciliana Nuccio Di Paola, i deputati regionali Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri, il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri: gli ultimi due sono i nomi più accreditati per rappresentare il M5s alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione sulla cui organizzazione si sta cercando l’intesa.
A tavola i M5s smorzano i toni sulle difficoltà a chiudere l’intesa col Pd per le primarie, saltata ieri sera sulla modalità di voto nei gazebo, dopo il via libera al voto elettronico.