MARSALA – Confermata dalla terza sezione della Cassazione la condanna a 6 anni e 8 mesi di carcere per il trapanese Salvatore Lipari, ex pastore della chiesa evangelica pentecostale di Marsala, processato per violenza sessuale su ragazze minorenni.
Il gup di Marsala Francesco Parrinello lo aveva condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, la Corte d’Appello di Palermo gli aveva aumentato la pena detentiva.
I fatti riguardano abusi commessi su alcune giovani che frequentavano la chiesa. Il tutto sarebbe nato da alcune denunce dei genitori, soprattutto di un padre di una delle ragazze coinvolte.
“Siete possedute da spiriti maligni – avrebbe detto Lipari alle giovani – ma con le mie mani io vi libererò. Avete il diavolo tra le gambe”.
Questa sarebbe stata la “scusa” per continuare nel suo intento dal 2009 al 2015. L’1 febbraio 2017, l’ex pastore fu posto ai domiciliari.
Lipari scelse il giudizio abbreviato e oltre alla condanna detentiva dovrà risarcire il danno in favore delle vittime. A due dovrà versare 30mila euro, alle altre 15mila.
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